Riccardo Muti tornerà a dirigere alla Fenice di Venezia, lunedì prossimo, 12 luglio, alle ore 20 con l’Orchestra Giovanile ” Luigi Cherubini”. Recuperando, come promesso, il concerto che era stato annunciato per lo scorso novembre, il maestro Muti tornerà sul podio del Teatro veneziano per celebrare le “nozze d’oro” della Fenice con Muti, cadendo a cinquant’anni – o meglio, vista la riprogrammazione, a cinquantuno – dalla sua prima apparizione a Venezia. E giunge ora più che mai atteso e di buon auspicio per ‘rispondere’ con l’emozione della grande musica al momento di estrema difficoltà che l’emergenza epidemiologica ha prodotto sulla città, sul comparto professionale della musica e su quello in generale dello spettacolo dal vivo. Il programma musicale del concerto vedrà Muti e l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” impegnati nell’esecuzione di musiche di Franz Schubert: l’Ouverture in do maggiore op. 170 im italienischen Stile (nello stile italiano) d 591 e la Sinfonia in do maggiore d 944 La grande.
Sono passati cinquantuno anni dal debutto di Riccardo Muti in Fenice: era l’estate del 1970 quando per la prima volta il direttore d’orchestra oggi forse più conosciuto e apprezzato nel mondo diresse l’Orchestra del Teatro La Fenice e il Coro Filarmonico di Praga nel Magnificat di Bach e nell’oratorio Cristo al Monte Oliveto di Beethoven. Gli anni Settanta videro poi Muti tornare in laguna in numerose occasioni: nel 1971, quando diresse la compagine fenicea nella Settima di Beethoven e la Quinta di Čajkovskij; nel 1972 per interpretare l’oratorio Ivan il terribile di Prokof’ev; e ancora nel 1978, stavolta alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra, per dirigere un programma di musiche russe dal Romeo e Giulietta di Čajkovskij alla Terza Sinfonia di Prokof’ev, passando per la suite dell’Uccello di fuoco di Stravinskij. In epoca più recente, molti ricorderanno ancora il memorabile concerto del 1995, quando diresse la Filarmonica della Scala ancora una volta nella Settima di Beethoven e nei Quadri di un’esposizione di Musorgskij; ma indimenticabile e dall’altissimo valore simbolico è ancor più il concerto del 14 dicembre 2003: fu proprio Riccardo Muti a dirigere Orchestra e Coro del Teatro La Fenice nel concerto di riapertura del Teatro ricostruito.
Il programma musicale della serata si aprirà con la gioiosa freschezza dell’Ouverture in do maggiore op. 170 im italienischen Stile (nello stile italiano) d 591 di Franz Schubert (1797-1828). «Un legame specialissimo lega la Fenice a Riccardo Muti: a lui fu affidato il compito di dirigere il concerto che sancì la riapertura del 2003, e quell’evento fu solo il tassello di uno straordinario mosaico di concerti che il maestro ci ha regalato negli ultimi cinquant’anni» così il Maestro Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia, ha presentato l’attesissimo e ormai prossimo ritorno di Muti nella sala veneziana.