«Mancano saldatori, carpentieri, tornitori, manovali, addetti alla logistica e alla gestione del magazzino, addetti nel comparto dell’edilizia e delle costruzioni, autisti…». Lo rileva ancora una volta il presidente di Confapi Venezia, Marco Zecchinel, in occasione dell’incontro tenutosi martedì 22 febbraio, presso la sede di via Ca’ Marcello a Mestre, con i vertici di Veneto Lavoro, il direttore Tiziano Barone, la nuova Dirigente di Ambito di Venezia, Treviso e Belluno, Roberta Gabrielli, e la responsabile dei servizi specialistici incontro domanda offerta, Sonia Zicari.
Il confronto aveva come obiettivo la condivisione di iniziative e azioni che entrambe le parti, ciascuna per le proprie competenze e specificità, possano e debbano introdurre per favorire l’occupazione e creare occasione di lavoro.
Per Zecchinel è necessario un sostanziale cambio culturale in tema di lavoro, puntando sulla riscoperta e valorizzazione di mansioni ritenute erroneamente da troppo tempo “di serie B”, ma al contrario estremamente dignitose e vitali per le nostre piccole e medie imprese, come quelle tecniche e professionali.
Veneto Lavoro, a tal proposito, intende potenziare la narrazione dei “casi di successo” riscontrati, al fine di raccontare le opportunità messe a disposizione di disoccupati e inoccupati, poi riqualificati tramite la formazione verso una nuova occupazione lavorativa, attraverso le loro positive testimonianze dirette vissute, partendo dalla motivazione e della fondamentale volontà di “rimettersi in gioco”.
Barone, infine, ha annunciato che «nel prossimo futuro ci saranno 30mila lavoratori in più da formare rispetto agli attuali, dal momento che il Pnrr è fortemente basato sulla formazione; è un treno che non possiamo premetterci di perdere. La ‘formazione continua’ deve diventare un concetto strategico, in quanto è necessario un progressivo aggiornamento da parte dei lavoratori, siano essi dipendenti che datori di lavoro».