Gli allevatori Italiani stanno lavorando ad un progetto di marchio “made in Italy”, rappresentato dal Consorzio Sigillo Italiano, che etichetterà la carne certificata con il Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia.
Questo perché gli allevatori italiani risentono sempre più pesantemente della concorrenza dei prezzi praticata dalla carne estera, prodotta a costi più bassi anche perché controlli di qualità e attenzione al benessere animale sono spesso sfumati o trascurati.
Lo denuncia Stefano Tromboni, presidente di Confagricoltura Venezia: «Segnalo gli accordi commerciali UE-MERCOSUR, in via di perfezionamento, che potrebbero avere ripercussioni pesanti su questo comparto, con l’ingresso nel mercato di carni a prezzi inferiori provenienti da paesi che non sono assoggettati a tutti i vincoli di benessere animale rispettati per la produzione di carni italiane ed europee in generale».
In Veneto la questione è molto sentita. Gli allevamenti sono infatti 10.745 con quasi mezzo milione di capi di bovini da carne: in testa Verona con 130mila capi allevati, seguita da Treviso, Padova e Venezia (che si pone al quarto posto con circa 45mila capi allevati e 627 allevamenti – fonte Banca dati nazionale al 30 giugno 2024).
L’Italia ha un tasso di auto approvvigionamento di carne bovina del 40%; risulta infatti che quasi una bistecca su due, venduta dalla grande distribuzione, viene dall’estero e i consumatori faticano a distinguerla sui banchi al taglio o nelle vaschette preconfezionate.
Un caso tipico di allevamento che vuole distinguersi è nel Veneziano, a Borbiago di Mira. Sono 350 i bovini allevati nell’azienda agricola di Luigi Andretta: i capi sono quasi tutti di razza limousine, una delle più pregiate per la qualità della carne prodotta.
Il titolare è allevatore appassionato ed orgoglioso del sistema italiano che definisce uno dei migliori del mondo: «Nella mia azienda alleviamo capi per il 50% maschi e per il 50% femmine; compriamo i vitelli piccoli, generalmente dalla Francia, e li teniamo per 8-12 mesi. Non produciamo – spiega Andretta – per la grande distribuzione, ma solo per piccoli commercianti o macellai locali, abbiamo una clientela esigente che cerca una costante qualità. La sicurezza alimentare della carne italiana è senza pari, poiché i controlli sanitari che ci sono in Italia non hanno eguali in Europa e nel mondo. Il nostro sistema di allevamento “protetto” garantisce agli animali un’alimentazione sempre equilibrata tra proteine, carboidrati, grassi minerali e vitamine. Nelle stalle tutto viene controllato per il benessere dell’animale».