La scheda sarà di colore azzurro e reciterà così: “E’ lei favorevole alla suddivisione del Comune di Venezia nei due Comuni autonomi di Venezia e Mestre, come da progetto di legge di iniziativa popolare n. 8?”. Con questo quesito, domenica 1° dicembre gli abitanti del Comune di Venezia sono chiamati ad esprimersi per la quinta volta mediante consultazione referendaria per l’eventuale divisione in due Comuni. I nuovi confini sono già previsti dal quesito e il nuovo Comune di Mestre terminerebbe, in caso di vittoria del sì, sulla gronda lagunare, mentre tutta l’acqua della laguna, con le isole ovviamente, farebbe parte del Comune di Venezia.
Si vota nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23, nelle consuete 256 sezioni presenti sul territorio comunale. Il numero della sezione di riferimento (con l’indirizzo) per ciascun elettore è segnato sulla tessera elettorale: in caso di smarrimento della tessera o di completamento dei 18 bollini presenti, è possibile recarsi negli uffici preposti per l’immediato rinnovo. Gli uffici sono aperti giovedì 28 novembre (ore 8.45-16), venerdì 29 e sabato 30 novembre (ore 8.45-18), domenica 1° dicembre (ore 7-23). Il primo referendum per la separazione risale al 1979 (si espresse il 79% degli elettori, vinse il no con il 72,3%); si è poi votato nel 1989 (i votanti furono il 74%, i sì il 42%), nel 1994 (votanti 67%, sì 44,4%) e nel 2003, quando non si raggiunse nemmeno il quorum: 39,3% degli elettori, sì al 34,7%.