Grazie anche agli incentivi governativi, in particolare alla misura del Bonus Fiscale 110%, il fatturato delle imprese di costruzioni in Veneto ha evidenziato segnali di ripartenza con una variazione tendenziale positiva del +1,2% (+0,5% quella congiunturale), in controtendenza rispetto al trimestre precedente.
L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni nei primi tre mesi del 2021, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Il settore delle costruzioni ha intrapreso una strada di rilancio, con un balzo del fatturato di ben 3 punti percentuali rispetto a fine 2020: nel primo trimestre 2021 il fatturato delle imprese artigiane ha segnato una variazione del +1,1%, mentre quello delle imprese non artigiane del +1,3%.
Con i primi mesi del 2021 l’edilizia veneta quindi sembra ripartire nonostante la criticità rappresentata dall’aumento rilevante dei prezzi che va senz’altro letto secondo due interpretazioni: da un lato evidenzia una difficoltà del settore a mantenere i prezzi promessi in fase negoziale a causa dell’aumento delle materie prime a livello mondiale di grave impatto sul settore edilizia; da un altro indica e conferma una ripresa stessa del mercato.
Questa ripartenza viene confermata anche da due altri indicatori: un miglioramento dell’occupazione ed un alto numero di pratiche relative al superbonus 110%, che vedono il Veneto prima regione in Italia per numero di interventi.
Incremento più contenuto per le imprese di costruzioni di piccola da 1 a 5 dipendenti) (+1,1%) e media dimensione (da 6 a 9 addetti) (+0,9%). Nel territorio regionale l’andamento medio è stato trainato in particolare dalle imprese operanti in provincia di Padova e Venezia (con fatturato rispettivamente del +2,2% e +2,1%). A seguire le province di Treviso (+1,8%), Vicenza (+1,1%) e Belluno (+1%). Una lieve contrazione si registra invece per Rovigo (-0,4%).
L’aumento dei prezzi, però, preoccupa. Nei primi tre mesi del 2021 il livello dei prezzi ha segnato un aumento del +3,9% su base tendenziale e del +3,7% su base congiunturale. Per le imprese artigiane l’indicatore ha registrato una crescita maggiore (+4,6%) rispetto a quelle non artigiane (+3,1%). Anche l’occupazione ha segnato un aumento del + 1,2% in recupero rispetto al trimestre precedente in cui era rimasta sostanzialmente in stallo (-0,2%)
Per i successivi tre mesi (aprile-giugno 2021) gli imprenditori sono ottimisti, grazie ad un clima di fiducia maturato con l’introduzione del bonus 110% e con il miglioramento della situazione sanitaria e alle buone notizie dai mercati che riportano segnali positivi per quanto riguarda la costruzione residenziale: circa 6,5 imprese su 10 hanno previsto un mercato invariato, mentre è aumentata la quota di chi vede il mercato in crescita (26% dei rispondenti), con uno scarto significativo (oltre 18 p.p.) con chi invece indica attese negative.
Segnali leggermente meno positivi per le aspettative relative al settore della nuova costruzione non residenziale (stabilità delle risposte fissata nel 73%, su di un mercato pressoché invariato rispetto al trimestre precedente.)
Sono cresciute ancora, e molto, invece le aspettative positive per i prossimi mesi nel mercato della ristrutturazione. Dato positivo anche per le opere pubbliche con un valore in decisa crescita rispetto ai trimestri precedenti: l’indicatore complessivo è passato da +9,6 a +18,4%
Il Superbonus 110%: dall’indagine si evince che riguardo questa misura fiscale, la totalità delle imprese di costruzioni intervistate è risultata a conoscenza della norma, ma solo il 33% di esse ha ritenuto il provvedimento positivo, mentre il 44,8% lo ha giudicato positivo solo in parte e una percentuale non trascurabile (22,2%) non lo ha ritenuto utile a rilanciare il mercato dell’edilizia. Confrontando i dati con quelli del IV° trimestre 2020, si evidenzia uno scarto molto rilevante che sottolinea come alla fine del 2020 le aspettative rispetto al superbonus 110% fossero molto alte, diminuite del 2021, con l’avvio dei primi cantieri per la complessità delle procedure.
«Bene la positività del settore nel primo trimestre del 2021 – commenta il Presidente CNA Veneto Alessandro Conte – ma la contenuta variazione tendenziale positiva dell’+1,2% dimostra che questi incentivi non hanno ancora dispiegato tutte le potenzialità, in particolare riguardo la misura del Superbonus 110% le cui criticità, nonostante il Veneto sia la prima regione per numero di interventi, si traducono in un momento di arresto e ripensamento particolarmente negativo in questa delicata fase di ripartenza. Importante ora più che mai un dialogo aperto con le istituzioni per snellire le procedure burocratiche sostenendo l’impulso alla ripartenza. Altre criticità – aggiunge Conte – sono quelle relative all’aumento dei prezzi delle materie prime che vanno ad influire nettamente sui costi e il problema della reperibilità del materiale. Questa è una emergenza che già abbiamo segnalato e che nei diversi incontri con i nostri interlocutori istituzionali stiamo ponendo. Ed infine, proprio sulla misura del Superbonus, vanno considerati con attenzione i sentiment raccolti da questa indagine: la complessità delle procedure burocratiche sta scoraggiando i privati e le imprese. Auspichiamo quindi una sburocratizzazione per agevolare imprese e privati ad approfittare di questa misura fiscale che senz’altro è l’occasione da non perdere in questi prossimi mesi».