“Sono segnali incoraggianti quelli che arrivano dagli ultimi dati socio-economici del Veneto. A partire dalle proiezioni sul Prodotto Interno Lordo: Prometeia stima per il 2024 una crescita dello 0,8 % del Pil Veneto, a fronte di un aumento del Pil italiano dello 0,7 %. Anche guardando all’orizzonte del 2025 i numeri sono favorevoli: la stima di crescita dell’economia veneta è del +1% contro lo 0,9% nazionale. Il Veneto sta facendo bene, nonostante gli effetti negativi delle tensioni geo-politiche. Tra i settori trainanti dell’economia regionale vanno messi in risalto i numeri sul turismo. Se il 2023 è stato un anno eccezionale, con incrementi che hanno superato anche le cifre record del 2029 pre-pandemico, anche l’avvio di questo 2024 è molto positivo, con un +6,8 % di arrivi e un +6,0 % di presenze nel primo bimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023”.
Lo dice il Presidente della Regione del Veneto presentando i dati del “Bollettino socio economico del Veneto” di aprile 2024 realizzato dall’Ufficio Statistico Regionale, dove sono riportati i principali indicatori socio-economici congiunturali relativi alla regione.
Nel dettaglio, parlando di turismo, i dati sui flussi 2023 sono positivi: rispetto all’anno precedente gli arrivi sono cresciuti del 16,1%, mentre le presenze sono cresciute del 9,1%. Sono state superate le cifre del 2019 pre-pandemico, con un +4,3% di arrivi e +0,9% di presenze.
Risaltano anche i dati relativi al mercato del lavoro. Il 2023 è stato un anno positivo, ha registrato una crescita dell’occupazione dopo un lungo periodo di segno opposto. Rispetto al 2022, l’anno scorso ha visto un +3,7% degli occupati in Veneto con oltre 80mila posti di lavoro in più rispetto al 2022. Sale l’occupazione femminile: +4,9% in un anno. Il tasso di occupazione cresce: in Veneto si passa dal 58,5% dei primi anni novanta al 65% registrato agli inizi del nuovo secolo al 70,4% di oggi, con una spinta nell’ultimo anno in cui il tasso è salito di 2,6 punti percentuali. Contemporaneamente calano i disoccupati e gli inattivi: rispetto al 2019, i disoccupati diminuiscono del 23,5% e gli inattivi di oltre l’8%. Nell’ultimo anno il tasso di inattività in Veneto è pari al 26,4% contro il dato italiano di 33,3%, inferiore a quello del 2022 di quasi tre punti percentuali e minore di quello del 2019.
Sono in forte diminuzione i Neet veneti: nel 2023 sono circa 75.300, un quinto in meno dell’anno scorso, incidendo sul totale dei 15-29enni per il 10,5% nel 2023 a fronte del 13,1% dell’anno precedente. Sono numeri che portano il Veneto sul podio tra le regioni italiane, classificandosi terzo a pari merito con l’Umbria (prime: Trentino Alto Adige con l’8,8% e Valle d’Aosta con il 9,9%). Con ciò si avvicina sempre più il target europeo di una quota massima del 9% entro il 2030.
Per quanto riguarda l’export i dati disegnano uno scenario di sostanziale stabilità per il 2023 rispetto all’anno precedente: le unità produttive presenti in Veneto esportano beni per 82 miliardi di euro a valori correnti, pari al 13,1% dell’export nazionale. È la terza regione dopo Lombardia (26,1%) ed Emilia-Romagna (13,6%).
Infine uno sguardo ai consumi delle famiglie e per gli investimenti fissi lordi: in Veneto è atteso un aumento, rispettivamente, dell’1,3% e del 4,8% nel 2023. Nel 2024 si prevede che i consumi delle famiglie venete cresceranno dello 0,7%, mentre gli investimenti fissi lordi subiranno una contrazione (-1,5%).