Sono 158 i milioni di euro che nel 2023 gli immigrati stranieri residenti in provincia di Venezia hanno inviato alle rispettive famiglie nei Paesi d’origine. E i più “risparmiosi” e generosi sono i migranti originari del Bangladesh, mentre sono i cinesi quelli meno propensi a destinare risorse ai congiunti in madrepatria.
La stima è della fondazione Leone Moressa di Mestre che, come ogni anno, raccoglie e ordina i dati relativi alle rimesse degli immigrati, sia a livello locale che nazionale.
Le rimesse, ricorda la fondazione Moressa, rappresentano lo strumento principale attraverso cui i migranti internazionali contribuiscono allo sviluppo dei paesi d’origine. Basti pensare che, nei paesi a basso e medio reddito, i fondi inviati dai migranti ai loro cari superano il valore combinato dell’aiuto pubblico allo sviluppo e degli investimenti diretti esteri.
Secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, nel 2023 sono stati inviati dall’Italia 8,2 miliardi, in lieve diminuzione rispetto al 2021 e 2022. Considerando le rimesse “invisibili” (es. contanti consegnati a mano, invio di regali, ricariche telefoniche), il volume complessivo delle rimesse in Italia potrebbe oscillare tra 9,4 e 11,9 miliardi di euro.
Il Bangladesh si conferma la prima destinazione con 1,2 miliardi di euro, pari al 14,3% del totale. Il dato è nazionale, ma ha particolare rilevanza nel Comune di Venezia dove – in particolare nella terraferma mestrina – i bangladesi sono la popolazione straniera più rappresentata. Seguono Pakistan e Filippine. Nell’ultimo anno sono in calo quasi tutti i principali Paesi, ad eccezione di Georgia, India, Sri Lanka, Perù e Tunisia. Negli ultimi dieci anni sono aumentati i flussi verso tutti i principali Paesi, fatta eccezione per Romania (-56,1%) e Brasile (-25,2%).
Sono invece pressoché sparite le rimesse verso la Cina: dieci anni fa rappresentavano un quinto del totale, adesso sono quasi zero. La spiegazione, sostengono gli esperti, sta nel rapido passaggio ad un canale finanziario non noto e per il momento non tracciabile.
Tornando al Veneziano, il valore delle rimesse è in calo di quasi l’8% rispetto all’anno prima, pur a fronte di un numero stabile di stranieri, ma in aumento del 41,3% sui dati del 2013. (G.M.)