«Il prolungato ristagno che abbiamo registrato in conseguenza alle ingenti precipitazioni, concentrate in un breve lasso di tempo, e l’aumento di temperatura, che di solito caratterizza l’inizio di giugno, crea un ambiente favorevole al manifestarsi di patologie sul frumento e sugli ortaggi prossimi alla raccolta»: lo dice Marco Aurelio Pasti, presidente di Confagricoltura Venezia, a proposito della situazione venutasi a creare anche nel Veneziano, a seguito degli eventi meteo di questi ultimi giorni.
«Si prevedono inoltre – prosegue Pasti – ritardi nelle semine di soia e rischi di asfissia mais per la quota di questo cereale che era stato seminato da poco ed era ancora via di germinazione. Più in generale le precipitazioni di maggio hanno alleviato in parte la crisi idrica che stavamo vivendo, ma non possiamo scordarci le tendenze di lungo periodo che il cambiamento climatico ci porta: temperature più alte, precipitazioni più intense e rarefatte, aumento del livello del mare: tutti fattori che aumentano il rischio di risalita del cuneo salino che ci impongono fin da ora di realizzare barriere antisale nei principali corsi d’acqua dal Tagliamento all’Adige o in alternativa canali di adduzione di acqua dolce nelle zone costiere».