L’autunno 2019 sarà la stagione della ripresa delle valli da pesca? Probabilmente sarà l’inizio dell’uscita dal tunnel, prevede e auspica il presidente di Confagricoltura Venezia, Giulio Rocca. Dovrebbero infatti arrivare due cose: il permesso di abbattere i cormorani, flagello numero uno per l’allevamento del pesce, e un po’ di soldi per il risarcimento dei danni.
Il ministero delle Politiche agricole, infatti, ha sbloccato in questi giorni un pacchetto di fondi destinati ad azioni per una migliore gestione ambientale delle aree.
Le risorse serviranno per dare un po’ di ristoro ai proprietari delle valli dal pesca – l’80% delle quali si trovano nelle province di Venezia e di Rovigo – che da anni hanno più spese che ricavi.
Ma soprattutto verrà riconosciuta la possibilità di cacciare i cormorani, che nel giro degli ultimi trent’anni sono diventati i principali “clienti” degli allevamenti. Arrivano sempre più numerosi, piombano in picchiata in acqua e mangiano grandi quantità di branzini, orate e cefali.
Il controllo del loro numero, abbattendone una parte, è stato finora proibito. Ma di fronte al loro moltiplicarsi e ai danni crescenti prodotti alle valli da pesca, anche le remore stanno cadendo.
Così l’insieme di misure e risorse decise dal ministero farà ora un passaggio in Europa, per un ok; poi toccherà alle Regioni emettere dei bandi che consentano alle aziende che hanno allevamenti di accedere ai fondi. «L’autunno del 2019 – conclude Giulio Rocca – potrebbe essere la prima stagione, dopo molto tempo, in cui dalle valli da pesca si riuscirà a ricavare qualcosa». (G.M.)