Lo sviluppo turistico sostiene l’economia di una città ma può diventare contro producente nel momento in cui supera una soglia massima definita dagli economisti del turismo “capacità di carico”. Un argomento, quest’ultimo, già affrontato trent’anni fa da Paolo Costa – ex presidente dell’Autorità Portuale di Venezia – insieme al docente all’Università Ca’ Foscari Elio Canestrelli, e ripreso ora in mano da un gruppo di economisti dell’ateneo veneziano coordinato da Jan Van Der Borg, prof. di Economia del Turismo. I risultati sono stati presentati questa mattina, nel Campus universitario di S. Giobbe, dagli autori stessi, in occasione di un seminario dal titolo “La capacità di carico di tipo turistico di Venezia: una riflessione lunga trent’anni”.
«Già negli anni ’80 avevamo previsto quanto sta accadendo oggi per ciò che riguarda il turismo. Perché si è discusso sulla capacità di carico? Il motivo era il dibattito sul Venetiaexpo 2000. All’epoca la domanda era quanti visitatori avrebbe potuto sopportare Venezia ogni giorno», commenta Costa, spiegando come da ieri ad oggi le possibilità d’indagine siano cambiate completamente, in quanto la tecnologia si è sviluppata solo in tempi più recenti.
E i dati emersi dai nuovi studi offrono numeri differenti rispetto al passato, evidenziando come tra ottimo e realtà il divario sia allarmante. La capacità di carico di Venezia, aggiornata al 2018, registra (in termini di arrivi) 52mila visitatori al giorno e 19 milioni all’anno, di cui 15.500 turisti al giorno e 5.700.000 annui in strutture alberghiere, 22mila turisti giornalieri e 8 milioni annui in altre forme di ricettività e 14.600 escursionisti al giorno per un totale di 5.300.000 all’anno. Basti pensare come nell”88 i visitatori giornalieri arrivassero solo a quota 20.800, di cui 11mila turisti alberghieri, 2mila extralberghieri e 7.800 escursionisti. Analizzando i dati reali, invece, questi appaiono lontani dall’ottimo, con ben 28 milioni di visitatori all’anno e 77mila al giorno, di cui 5.800 turisti alberghieri e 1.950 accolti in altre forme di ricettività. Impressionante risulta il divario riguardante gli escursionisti giornalieri che salgono addirittura a quota 57.500.
Secondo le ricerche presentate questa mattina emerge dunque che un turista per ogni abitante è l’attuale limite massimo di carico turistico per il centro storico della città lagunare. Limite, tuttavia, largamente superato dai numeri effettivi.
Marta Gasparon