In pochi giorni di apertura delle iscrizioni si registrano già 202 adesioni: ha buon successo l’iniziativa presentata venerdì 14 a Mestre, presso la sede dell’Ordine Ingegneri Venezia, per ora unica nel panorama del Nordest.
L’obiettivo è un’operazione tecnico culturale per l’alta formazione delle abilità necessarie per attuare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei territori che dalle Alpi si affacciano sul mare Adriatico. Come fosse un Bauhaus contemporaneo, la sede formativa sarà la torre Eva in acciaio e vetro che svetta sulla pianura veneta, all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre.
Alla presentazione sono intervenuti i vertici degli ordini professionali a dimostrazione che il PNRR coinvolge in modo multidisciplinare una vasta platea di esperti. Mariano Carraro Presidente dell’Ordine Ingegneri Venezia, Patrizia Gobat Presidente del CUP Comitato Unitario Professioni del Veneto, Michele Pelloso della Regione del Veneto in qualità di Direttore Direzione Sistema dei Controlli attività ispettive e SISTAR, Pasqualino Boschetto Presidente della FOIV Federazione Ordine Ingegneri Veneto, Gustavo Rui Presidente della Fondazione Ingegneri Veneziani, Sandro Boato Presidente del Collegio Ingegneri Venezia.
La prima sessione gratuita inizia il 28 gennaio. Poi sono previsti altri quattro eventi con un programma che si articola ogni venerdì fino al 25 febbraio. Le figure coinvolte sono molteplici poiché viene affrontata la complessità delle opere a 360°, anche quelle complementari, che si andranno a realizzare nei territori. Liberi professionisti impegnati nella programmazione, progettazione, consulenti, direzione lavori e collaudo, responsabili del procedimento e soggetti dediti alle attività di supporto ai medesimi.
Nel corpo dei docenti sono presenti specifiche professionalità di provenienza regionale che assicurano una piena conoscenza anche dell’evolversi delle procedure di realizzazione del PNRR. I temi trattati riguardano gli ambiti di maggiore criticità nelle diverse fasi realizzative delle opere a partire dalle fasi propedeutiche quali la valutazione di impatto ambientale e quella strategica, le procedure delle bonifiche e quelle per gli appalti, nonché i contenziosi che ne derivano, l’esecuzione dei lavori, i monitoraggi.