Molto dipenderà dalla comunicazione. E da internet come suo strumento. E’ l’idea di fondo di Agriturist Venezia, l’associazione che raggruppa le imprese agrituristiche che aderiscono a Confagricoltura.
Molto dipenderà dalla comunicazione – spiega Luigi Toffoli, presidente di Agriturist Venezia – se i 123 agriturismi del Veneziano riusciranno a lavorare tutto l’anno e non solo nelle festività e nei periodi di tradizionale punta.
Quasi tutto esaurito, infatti, si è registrato negli agriturismi veneziani per i recenti ponti di Pasqua, del 25 aprile e del 1° maggio. Ma l’obiettivo è di estendere le presenze oltre questi apici, spalmandole nel corso di tutto l’anno.
Allo stesso modo, si tratta di “spalmare” anche geograficamente la frequentazione: L’andamento è molto positivo, infatti, per le aziende che si trovano in posizione strategica in prossimità del centro storico di Venezia, mentre si registra qualche difficoltà in più per le strutture collocate in posizioni più periferiche.
«Attraverso il nostro sito e altri strumenti di informazione – è la strategia di Toffoli – è necessario far conoscere tutte le opportunità offerte da un territorio così vario e diversificato com’è quello della nostra provincia. Dobbiamo fare in modo che i flussi turistici siano orientati non solo verso il centro storico di Venezia, ma verso tutte le numerose attrattive turistiche e culturali del nostro territorio. Soltanto in questo modo riusciremo ad incrementare i periodi di soggiorno e la richiesta di ospitalità agrituristica anche a favore di quelle aziende che si trovano in posizione decentrata rispetto al centro storico di Venezia».