Tra luglio e settembre 2018 sono tornati a crescere i contratti a tempo indeterminato, aumentati di 6.500 unità nel trimestre e di quasi 8 mila posizioni su base annua.
Merito soprattutto delle trasformazioni di rapporti a termine (+66% rispetto al 2017), sospinte dagli incentivi introdotti dalla legge di stabilità per l’assunzione dei giovani under 35 e dall’elevato numero di contratti a tempo determinato stipulati lo scorso anno, di cui le trasformazioni attuali sono diretta conseguenza.
Prosegue inoltre il trend di crescita del tempo determinato (+6%) e in particolare dei contratti di durata superiore ai 6 mesi, mentre il lavoro somministrato registra una brusca frenata (-26%).
L’occupazione in Veneto continua a crescere, seppure a un ritmo meno sostenuto rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dai dati della Bussola trimestrale sul mercato del lavoro regionale a cura dell’Osservatorio di Veneto Lavoro. Nell’ultimo anno i posti di lavoro dipendente sono cresciuti in regione di circa 37 mila unità, nonostante il terzo trimestre dell’anno si sia rivelato negativo, come sempre accade in tale periodo per la conclusione dei contratti di lavoro stagionale, con una perdita di 11.500 posti.
A partire dalla fine del 2014, momento che ha segnato l’avvio della ripresa occupazionale, i posti di lavoro sono aumentati di 125 mila unità, recuperando ampiamente le perdite subite durante la crisi e mantenendosi su livelli molto elevati e vicini ai massimi storici.