Simonetta ha 32 anni e una laurea in economia. Con la sorella Valentina gestisce un’azienda vinicola per la produzione di Prosecco Doc a Torre di Mosto.
Sebastiano, 30 anni, cura l’azienda di famiglia: 140 ettari, di cui 40 coltivati a noce. E Vittorio, 31 anni, guida la coltivazione di 300 ettari in cui maturano mais, frumento, barbabietole…
Sono i nuovi giovani che hanno deciso di investire la propria vita nell’agricoltura. Certo, già ai vertici, dato che hanno preso il timone delle proprietà di famiglia. E proprio in questi giorni sono stati nominati ai vertici di Anga Venezia, la nuova sezione dell’Associazione dei giovani di Confagricoltura Venezia.
Lei, Simonetta Dominese, ne è la presidente; Sebastiano Billotto e Vittorio Mazzarotto i vicepresidenti. Attualmente il gruppo di Anga è costituito da una decina di iscritti. Il loro obiettivo è quello di creare momenti di incontro per poter mettere in campo idee e proposte che possano aiutare i giovani imprenditori agricoli in provincia.
Un altro obiettivo è quello di ampliare la base associativa e incentivare la collaborazione con le altre sezioni di Anga Veneto e a livello nazionale.
Il passaggio generazionale nel settore agricolo, dove la maggior parte degli imprenditori è over 50, è una vera necessità. «Le imprese agricole guidate da giovani hanno registrato nell’ultimo quinquennio un incremento del 15,2%, ma questo trend deve essere ulteriormente rafforzato dalle strategie e dalle politiche di sostegno a livello locale, nazionale ed europeo», spiega il vicepresidente Sebastiano Billotto. «Uno degli ostacoli principali che i giovani agricoltori riscontrano è l’accesso al credito, che si riflette poi in scarsità di liquidità per poter acquistare terreni agricoli e nella difficoltà di far fronte agli investimenti necessari per rendere l’azienda più competitiva e sostenibile a livello economico ed ambientale».
Un’altra preoccupazione che attualmente accomuna tutti gli imprenditori è l’aumento dei costi di produzione che gravano sui bilanci aziendali. «Questi aumenti si riflettono in tutti i comparti agricoli – concludono i vertici di Anga Venezia – dal costo dell’energia ai fertilizzanti, dai mangimi al riscaldamento delle stalle, e così via fino ad arrivare agli imballaggi, creando ostacoli ancora maggiori alla realizzazione dei progetti imprenditoriali dei giovani e di una agricoltura davvero sostenibile».