I dati di traffico del Polo Aeroportuale del Nord Est relativi al 2018, con 17.961.959 passeggeri (+8,9% rispetto al 2017), confermano l’efficacia del Sistema la cui gestione coordinata ha permesso ancora una volta di sviluppare le potenzialità dei singoli aeroporti e di servire in modo sinergico il territorio.
L’aeroporto Marco Polo di Venezia, che lo scorso 21 dicembre ha raggiunto il nuovo traguardo di 11milioni di passeggeri, ha chiuso il 2018 con 11.184.608 passeggeri, in incremento del +7,8% rispetto all’anno precedente.
Il mese di dicembre ha rappresentato per il Marco Polo il 43^ mese di crescita consecutiva, con un incremento medio annuo del numero di passeggeri del +7% negli ultimi 5 anni.
Terzo gateway intercontinentale italiano, nel 2018 il traffico del Marco Polo è stato caratterizzato da una componente internazionale pari all’86% del totale.
Oltre 50 i vettori operativi sullo scalo per oltre 100 destinazioni, 10 delle quali di lungo raggio (New York JFK e Newark, Atlanta, Philadelphia, Chicago, Montreal, Toronto, Seoul, Doha, Dubai) e 4 di medio raggio (Casablanca, Tunisi, Tel Aviv e dalla stagione invernale Sharm el Sheikh operata da Air Cairo).
In particolare, il 2018 ha visto l’apertura delle nuove linee di lungo raggio su Chicago, operata da American Airlines nella stagione estiva, e Seoul, effettuata da Asiana Airlines tutto l’anno.
I voli diretti intercontinentali hanno stimolato anche i flussi indiretti, portando al risultato di oltre 1 milione di passeggeri complessivi da/per il Nord America e circa 500.000 passeggeri da/per l’Estremo Oriente, in crescita rispettivamente del +11% e del +6% sull’anno precedente.
Inoltre il nuovo collegamento su Madrid di Air Europa inaugurato nel mese di marzo ha ulteriormente sviluppato il mercato del Sud America, con un incremento del +11% di questo segmento di traffico.
Volotea e easyJet, entrambe basate a Venezia, hanno fortemente contribuito al raggiungimento del nuovo traguardo. In particolare nell’anno in corso easyJet ha aggiunto due nuovi aeromobili alla sua base, portando complessivamente a 14 gli aeromobili basati sullo scalo dai due vettori.
Venezia è stata caratterizzata anche da un positivo andamento del traffico cargo che, con oltre 68mila tonnellate di merce/posta movimentate, ha registrato un incremento complessivo dei volumi del +11,8% rispetto all’anno precedente.
L’aeroporto di Treviso ha registrato una crescita del traffico del +9,7% rispetto al 2017, per oltre 3,3 milioni di passeggeri, dimostrando il grande interesse da parte del pubblico per i servizi offerti dal Canova. Un risultato che giunge in anticipo rispetto alle attese, che induce a ridimensionare le prospettive di evoluzione del traffico dello scalo, in linea con i colloqui in corso con il Sindaco di Treviso, ENAC e Autorità locali, per andare incontro alle esigenze del territorio ritenendo che questo sia il volume massimo di passeggeri che lo scalo può gestire.
L’aeroporto di Verona ha totalizzato 3.459.807 passeggeri, in crescita del +11,6% rispetto all’anno precedente.
Il risultato, che si inserisce in una crescita costante che caratterizza lo scalo da 31 mesi consecutivi, è stato raggiunto grazie alla combinazione tra consolidamento dei voli già esistenti e ampliamento del network a disposizione dell’utenza aeroportuale.
Nel corso dell’anno sono stati oltre 50 i vettori operativi sullo scalo veronese, per oltre 90 destinazioni domestiche e internazionali.
Il traffico domestico ha evidenziato una crescita del +19% rispetto al 2017, mentre il traffico su destinazioni internazionali ha avuto un incremento del +8% rispetto all’anno precedente, grazie ad un interessante network di rotte dirette, che va dalle capitali europee come Londra, Tirana, Monaco, Chisinau, Amsterdam, Mosca, Dublino, Bucarest, ad altre destinazioni tra cui Francoforte, Birmingham, Manchester, Ibiza, Siviglia, San Pietroburgo, a destinazioni extra-UE in Egitto, Israele, Tunisia, a rotte lungo raggio, per esempio per Kenya, Madagascar, Messico, Cuba, Maldive e Oman.
L’Egitto in particolare è un mercato che ha evidenziato una forte ripresa dei flussi di traffico, con oltre 100mila passeggeri nel corso dell’anno.
Complessivamente il traffico di linea ha registrato una crescita del +13%, il traffico charter ha mantenuto il trend del 2017, con un incremento del +1%.
Italia, Gran Bretagna e Germania sono stati i principali mercati di riferimento per i passeggeri dello scalo veronese. Le principali destinazioni per traffico passeggeri sono state Londra, Catania e Palermo.
L’aeroporto di Brescia segna un bilancio negativo (cargo 24.545 tonnellate, -29,4% sul 2017) in quanto il traffico cargo è stato influenzato dalla sospensione dei voli di SWItalia su Hong Kong su cui si sta comunque lavorando perché possano riprendere. Nell’anno è invece aumentata l’attività di Poste Italiane, che ha movimentato 16.987 tonnellate di posta, in crescita del 2,5% rispetto all’anno precedente. Nel contempo, negli ultimi mesi del 2018, DHL ha avviato una serie di voli, premessa per ulteriori prospettive future.
“Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti nell’anno appena concluso, caratterizzato da un grande lavoro di gruppo la cui efficacia viene restituita da un quadro di dati di traffico che evidenzia l’efficacia del Polo Aeroportuale del Nord Est” – dichiara Enrico Marchi, Presidente del Gruppo SAVE – “L’incremento dell’8,9% del volume dei passeggeri del Polo aeroportuale rappresenta un traguardo importante, con positive ricadute economiche ed occupazionali per l’intera area servita. Il nuovo anno ci vede impegnati con la stessa concentrazione su nuovi obiettivi di incremento della rete dei voli, con prospettive di sviluppo per tutto il Polo aeroportuale”.