Con lo slogan “il nostro ingegno per lo sviluppo sostenibile” gli ingegneri dell’Ordine metropolitano di Venezia si sono riuniti alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.
Il presidente degli ingegneri veneziani Mariano Carraro ha snocciolato i dati del trend positivo di aumento delle iscrizioni che sfiorano quota 2400, con una notevole crescita di giovani e donne, soprattutto nei nuovi settori della biomedicina, sicurezza ed elettronica. Gli ingegneri veneziano sviluppano un fatturato complessivo di oltre 600 milioni di euro.
“Per gli ingegneri – ha sottolineato il presidente Carraro – sostenibilità vuol dire progettare impiegando meno energia, meno spreco, meno impatto ambientale e tenere conto di tutto il ciclo di vita dell’opera o di un prodotto, inclusa la manutenzione e lo smaltimento finale. Sul tema delle energie rinnovabili e nello specifico dei pannelli fotovoltaici per il centro storico di Venezia, l’Ordine Ingegneri punta ad attivare un gruppo di lavoro interdisciplinare. Dopo anni di rallentamento per il Covid la nostra professione ha visto una notevole ripresa nel 2022, ciò grazie anche a misure come il Superbonus e il cosiddetto Bonus Facciate che hanno dato forte impulso allo sviluppo sostenibile verso le energie rinnovabili e l’efficientamento energetico”.
All’assemblea, sono intervenuti il neo presidente della Federazione Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto e il consigliere nazionale CNI, Luca Scappini recentemente confermato nell’incarico. Hanno portato il saluto le neo presidenti dell’Ordine Ingegneri di Belluno Eleonora Dalla Corte e di Vicenza Tania Balasso.
Per l’Ordine Ingegneri Venezia il presidente del Consiglio di Disciplina Erio Calvelli e il tesoriere Enzo Lazzarin che ha illustrato il Bilancio, per la Fondazione Ingegneri Veneziani il presidente Flavio Zanchettin e il tesoriere Simone Maratea, il presidente del Collegio Ingegneri Venezia Sandro Boato e il coordinatore del gruppo di Lavoro MoSE e acque alte Marco Baldin.
L’ingegnere urbanista Piero Pedrocco ha presentato il libro “il governo delle acque nel nord est italiano”, realizzato con la collaborazione della commissione territorio dell’Ordine Ingegneri città metropolitana di Venezia.
Sono state applaudite le due giovani ingegnere veneziane Chiara Gigoli del sestiere di Castello classe 1997 e Carolina Baruffi del Lido di Venezia classe 1990 (sostituita dal padre ingegnere Francesco Baruffi), premiate per il merito di essersi laureate con il massimo dei voti e lode, ma anche per dare evidenza alla vitalità di Venezia.
Nel corso dell’evento è stato dedicato un minuto di silenzio in ricordo degli ingegneri scomparsi nel 2022: Luigi Stelluto, Roberto Casarin e Gianni Cagnin.
L’incontro è stato preceduto da una visita tecnica guidata alle Procuratie Vecchie, curata dal Collegio Ingegneri Venezia e The Human Safety Net, restaurate dal noto architetto David Chipperfield dove è stata allestita la mostra interattiva “A world of Potential”.
Il Presidente Mariano Carraro ha sottolineato l’attenzione rivolta ai giovani ingegneri “a cominciare dalla quota d’iscrizione ridotta a 30€ per il primo anno e la presenza in università assieme alla nostra federazione regionale. Poi li coinvolgiamo con la comunicazione social e con la nostra commissione giovani che ha elaborato un vademecum gratuito. Lo distribuiamo negli incontri di presentazione e contiene tutte le informazioni per l’iscrizione all’Albo Ingegneri e le abilitazioni, le opportunità per svolgere l’attività professionale con i vari regimi fiscali, l’assicurazione professionale e i servizi agli iscritti. Facciamo anche attività di scouting andando alla ricerca di talenti come le due giovani ingegnere veneziane che abbiamo valorizzato nell’evento alle Procuratie Vecchie”.