«Non si trovano muratori. Il problema vero è il duro lavoro del cantiere, all’opera sia con il gelo che con il solleone, oggi qui e domani là… La difficoltà grande è reperire muratori, un lavoro da sempre visto come di basso livello, mentre oggi è chiesta loro una specializzazione crescente e competenze sempre più aggiornate».
Si ripete il grido d’allarme dei costruttori, lanciato per bocca del presidente del loro Ordine a Venezia, Giovanni Salmistrari: «I giovani geometri e i giovani architetti sono molto interessati al nuovo modo di lavorare, alle tecniche e alle tecnologie più recenti… Ma l’ostacolo di fondo è che poi in cantiere servono muratori specializzati e si fa sempre più fatica a trovarne».
Facendo il punto sull’annata che si chiude, l’architetto Salmistrari mostra il problema anche attraverso i numeri: gli operai, nell’ultimo anno, nel Veneziano, sono calati di 166 unità, da 4.777 a 4.613. Una causa sta anche nel fatto che parecchi stranieri – soprattutto albanesi, macedoni, romeni e moldavi – sono tornati nei loro Paesi. Ma persiste l’annoso problema del turn-over e, in particolare, del ricambio degli italiani.
Così una grande opportunità per il settore edile, il Superbonus 110%, rischia di non dare gli esiti attesi. «Il Superbonus – afferma Salmistrari – è una grande occasione e riguarda una moltitudine di imprese, da quelle artigiane a quelle più organizzate. Certo, non è solo questione di carenza di muratori, ma questa è una delle ragioni per cui si fatica a fruire di tutti i suoi vantaggi. Ed è probabile che, anche se i termini dell’agevolazione venissero prorogati al 2023, come chiediamo, i nostri centri di formazione non riusciranno a invertire la rotta e a sfornare tanti muratori qualificati quanti il mercato ne chiede».
Giorgio Malavasi