Sostenibile, non assistenziale e condiviso. E che non deprima il valore fondamentale del lavoro. È bene che l’eventuale introduzione di un reddito di cittadinanza abbia queste caratteristiche.
Lo rileva il Patriarca, intervenendo sul tema, sollecitato da una domanda, a margine della tavola rotonda promossa dalla Fondazione Marcianum su “Giovani e lavoro 4.0. Il lavoro al tempo dell’economia 4.0” , tenutasi giovedì 22, con il patrocinio della Direzione scolastica regionale, a Mestre, al Liceo classico Franchetti.
«È una questione – afferma mons. Moraglia – che dovrebbe essere pensata in una prospettiva ampia, che tenga conto di esigenze differenti e che soprattuto sia pensata secondo il criterio della sostenibilità. Immagino che solamente un consenso ampio delle forze politiche, che si sono espresse in modo diverso sul tema della povertà e dell’inclusione, possa arrivare a individuare una proposta sostenibile nel tempo. E soprattutto una proposta che tenga conto che il lavoro è una forma fondamentale di attività per la realizzazione della persona. Lo dico dal punto di vista del valore costituzionale e del valore antropologico».