«Lasciateci lavorare, dateci la possibilità di lavorare, è un diritto»: lo sottolinea con forza il Patriarca Francesco, intervenendo a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala, alla manifestazione promossa da istituzioni e rappresentanze sindacali, presente la Conferenza episcopale triveneta rappresentata, appunto, dal suo presidente, il Patriarca di Venezia, e dal vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi.
Intervenendo prima della Messa, mons. Moraglia ricorda la ragione di fondo della presenza e dell’interesse della Chiesa: «Ci stanno a cuore i lavoratori e le loro famiglie, consapevoli che il lavoro è ciò che dà dignità sociale all’uomo. Il lavoro dev’essere fruibile per tutti, deve generare e garantire vita e prosperità, e mai morte come purtroppo accade nei troppi incidenti che le cronache venete e nazionali riportano».
La constatazione di come, negli ultimi giorni, la proprietà di Speedline, il Gruppo Ronal, abbia sospeso la procedura di chiusura dello stabilimento di Santa Maria di Sala e la sua delocalizzazione, apre uno spiraglio di speranza: «È lecito guardare con più serenità – rileva mons. Moraglia – a una soluzione condivisa, che non vuol dire smettere di guardare con attenzione. Chiediamo perciò alla politica che continui a essere presente, aiutando le parti a trovare un giusto accordo. Riteniamo come vescovi che gli anelli più deboli della catena, i lavoratori, debbano essere maggiormente garantiti. E riteniamo che il Gruppo Ronal abbia occasione di dimostrarci ciò che scrive nel proprio sito, presentando la propria filosofia aziendale: quella di una cultura d’impresa che si focalizza sulla coesione e la soddisfazione dei collaboratori».