“Shahbaz, la voce della giustizia” non è solo il titolo di un libro: è un programma di vita e di civiltà. Ed è anche ciò che racconterà Paul Bhatti, autore del volume, in un incontro che si terrà venerdì 9 febbraio, alle ore 16.00 (attenzione: l’orario è anticipato rispetto a quanto comunicato in precedenza), nella Scuola Grande di San Teodoro.
L’incontro, promosso dalla Diocesi in collaborazione con la Scuola stessa, vuole portare a Venezia la testimonianza di Paul Bhatti, fratello di Shahbaz, morto sei anni fa, il 2 marzo 2011, in un attentato terroristico a Islamabad, quando era ministro, nel suo Paese, per le minoranze religiose.
Il volume, edito da San Paolo, con la prefazione del cardinale Parolin, è un testo autobiografico che ripercorre la storia e le tradizioni familiari, ricordando «un Pakistan diverso, in cui non si avvertivano intolleranza e discriminazione nella società, e non c’era il grande problema del terrorismo».
Dopo l’attentato Paul ha deciso di portare avanti la missione del fratello, scoprendone aspetti che non conosceva o non aveva capito fino in fondo. Oggi, per motivi di sicurezza, Paul Bhatti vive tra il Pakistan e l’Italia, continuando a tenere viva l’eredità del fratello Shahbaz: un politico che ha vissuto la missione cristiana nella società come «voce della giustizia e della pace», non per la difesa selettiva dei seguaci di Cristo ma spendendosi per la tutela dei poveri, degli emarginati e dei perseguitati di ogni culto. L’incontro sarà moderato da Giorgio Malavasi di Gente Veneta.