«A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà»: iniziava così – esattamente cento anni (è datato, infatti, 18 gennaio 1919) – l’appello redatto sotto la diretta ispirazione di don Luigi Sturzo, al momento della fondazione del Partito Popolare, e divenuto subito il primo manifesto di riferimento per il movimento politico del cristianesimo democratico italiano.
Il centenario dell’appello “ai liberi e forti” e la straordinaria figura del sacerdote e politico siciliano saranno ricordati a Mestre mercoledì 6 febbraio, alle ore 17.00 presso l’aula magna dell’Istituto di Cultura Laurentianum in Piazza Ferretto (alla destra del Duomo di S. Lorenzo), con un incontro promosso dall’associazione “I Popolari – Venezia” insieme al Laurentianum stesso.
Durante il convegno interverranno don Sergio Siracusano – messinese e direttore dell’Ufficio regionale della Conferenza episcopale siciliana per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato – che tratterà di don Luigi Sturzo come “sacerdote di Cristo, al servizio dell’uomo” e Paolo Giaretta – politico, già sindaco di Padova e senatore della Repubblica – che ne parlerà soprattutto in riferimento all’impegno di “una politica per la libertà”.
All’inizio dell’incontro porterà, tra gli altri, il suo saluto anche Maria Rosa Pavanello (sindaco di Mirano e presidente dell’Anci Veneto).