- C’era un misto di paura e di tensione stamattina tra i veneziani che aspettavano di sapere se il Mose avrebbe funzionato o no. I commercianti avevano comunque alzato la merce e gli abitanti dei piani terra si erano attrezzati. E per strada giravano tutti con gli stivali. Quando, intorno alle 11, hanno compreso che il Mose stava funzionando e che l’acqua – prevista a 130 – non avrebbe allagato la città, hanno tirato un sospiro di sollievo, quasi increduli. A 54 anni dalla grande marea del 4 novembre e a neppure 12 mesi dall’ultima devastante Aqua Granda, i veneziani – ma non solo loro – oggi hanno vissuto una giornata storica. Il Mose funziona.
Era solo un test, sia chiaro. Un test che però dà grande fiducia per il futuro. Da oggi in poi l’acqua alta non sarà più un incubo. A patto che… A patto che ora le paratoie vengano alzate ogni volta che ce ne sarà bisogno. A patto che le previsioni siano sempre corrette. A patto che il meccanismo non si inceppi sul più bello. Perché non ci sarebbe nulla di peggio che un’altra tragica acqua alta dopo aver allentato la tensione e magari dopo aver lasciato la merce sugli scaffali, o i materassi sui letti… Perché tanto c’è il Mose e attrezzarsi non serve più. Venezia non può permettersi errori. D’ora in poi, se il Mose davvero c’è, dovrà essere una garanzia. Sempre.
Serena Spinazzi Lucchesi
Mose, buona la prima. E adesso funzioni sempre
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