Il bagaglio di competenze, servizi, rappresentatività di un’Organizzazione strutturata ed autorevole dal livello locale a quello nazionale qual è la CNA messo a disposizione di un settore relativamente giovane – quello dell’accoglienza diffusa – che necessita di un supporto in fatto di adempimenti amministrativi e sviluppo delle imprese aderenti.
E’ un po’ questo il senso del patto di aggregazione, partito con l’inizio di quest’anno, tra la CNA Metropolitana di Venezia e ABBAV, l’associazione del comparto ricettivo extra-alberghiero del territorio, che raggruppa i gestori di Bed & breakfast, case vacanza, locazioni turistiche e di tutte le varie forme di accoglienza turistica alternativa.
«Il settore è giovane ed anche ABBAV, che è nata nel 2003, ha appena vent’anni» spiega la presidente Ondina Giacomin. «A suo tempo siamo partiti dall’esigenza di un gruppo di operatori di dare visibilità alle istanze della categoria. Oggi tra Venezia e provincia abbiamo circa 500 soci, una significativa esperienza settoriale ed una marcata vicinanza ai problemi specifici del nostro comparto».
Quello che manca, forse, è appunto una struttura consolidata, capillare nel territorio, in grado di dare risposte a 360 gradi: dalla contabilità alla gestione del personale, dal fisco alla sicurezza sul lavoro, dall’accesso al credito alla promozione e alla formazione. Tratti che sono invece propri di CNA, realtà radicata e di grande esperienza, che giusto un paio di mesi fa ha celebrato il mezzo secolo di presenza nel Veneziano a supporto di tutte le più varie esigenze delle imprese e dei cittadini.
I soci ABBAV avranno accesso a tutti i servizi erogati da CNA, mentre gli associati della Confederazione Nazionale dell’Artigianato potranno godere di un canale privilegiato per proporre le proprie prestazioni agli aderenti ad ABBAV.
«Che le Associazioni di rappresentanza trovino il modo di aggregarsi è sempre di per sé una notizia positiva» commenta il direttore della CNA dell’area comunale veneziana Roberto Paladini. «L’unione fa la forza, e lavorare insieme fa sì che le istanze delle imprese aderenti riscuotano maggiore ascolto presso le Istituzioni, e soprattutto crea una condivisione di reti e relazioni da cui possono nascere nuove opportunità reciproche: un valore aggiunto tanto per gli associati che per il territorio».