Presentata questa mattina anche in Municipio a Mestre l’edizione 2019 del Grest diocesano, realizzato dalla Pastorale dei ragazzi con la rinnovata collaborazione del Comune di Venezia. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti don Fabio Mattiuzzi, responsabile della Pastorale dei ragazzi, e Simone Venturini, assessore comunale alla Coesione sociale.
“Presentare questo progetto in Comune, come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni – ha esordito Venturini – è un modo per rafforzare una collaborazione importante e insieme per ringraziare i volontari che ogni anno si mettono in gioco per rendere possibile la realizzazione dei vari Grest nelle parrocchie. Questa esperienza è una ricchezza sia per i ragazzi che ne usufruiscono che per i giovani che si mettono a servizio come animatori, offrendo un supporto educativo importante alle famiglie e contribuendo a rendere ancora più efficace il ruolo della comunità educante”.
Importanti i numeri del progetto, che vede coinvolti in media 5mila bambini e ragazzi, la maggior parte dai 6 ai 14 anni con alcune offerte rivolte anche ai bambini della scuola dell’infanzia, 1000 giovani animatori, l’80% dei quali tra i 14 e i 18 anni coordinati da ragazzi più grandi tra i 20 e i 23 anni circa, e altrettanti adulti che si rendono disponibili per l’organizzazione delle varie giornate. Alla formazione degli animatori del Grest sono stati inoltre dedicati tra gennaio e febbraio 5 incontri ai quali hanno partecipato solo nel territorio veneziano 280 ragazzi. “Anche quest’anno – ha poi ricordato Venturini – i bambini e ragazzi con disabilità che desiderano partecipare ai Grest potranno contare su un accompagnatore di supporto”.
“Il Grest – ha spiegato don Mattiuzzi – non è solo un’esperienza positiva per i più piccoli, ma anche un’occasione preziosa per i ragazzi delle scuole superiori, in genere esclusi dalle iniziative proposte per l’estate dalle varie realtà del territorio, per mettersi alla prova e fare qualcosa di utile per sé stessi e per gli altri”.
L’edizione 2019, dal titolo “Yes”, prende spunto dall’esortazione apostolica di papa Francesco “Gaudete et exultate” e propone 5 storie che hanno per protagonisti 5 ragazzi di diverse età e culture. “Il messaggio che vorremmo trasmettere ai ragazzi – ha sottolineato don Mattiuzzi – è che possono fare cose straordinarie a partire dal proprio quotidiano. Ogni storia è conclusa in se stessa, in modo che sia più semplice per gli animatori utilizzarle nel modo più utile per coinvolgere i ragazzi che magari partecipano solo a un periodo di Grest”.
Anche per l’edizione 2019, dopo la sperimentazione positiva dello scorso anno, il Grest ha un suo sito (www.happyhope.it) e una App (Grest2019), che permetterà di interagire con responsabili e animatori dei vari Grest.
Sull’applicazione dedicata, scaricabile gratuitamente da tutti i dispositivi Android e iOS su Google Play e Apple Store, gli animatori potranno trovare tutto il supporto contenutistico e creativo per realizzare il Grest, dalla storia alla sceneggiatura, dalle canzoni ai video tutorial, dalla grafica alle schede per l’infanzia, e i genitori potranno saperne di più sulla proposta che viene fatta ai loro figli. Una innovativa chat interna consentirà inoltre il collegamento virtuale tra utenti iscritti creando una vera e propria community per condividere le finalità e i valori del Grest. Un team di collaboratori offrirà assistenza diretta per gli animatori tramite un servizio di instant message.
“Il Grest – ha concluso Venturini – è lo specchio di una bella gioventù, è la risposta concreta a chi descrive i ragazzi di oggi come pigri e senza ideali”.