Un momento di preghiera e un saluto in basilica di San Marco, presente il Patriarca Francesco, hanno segnato la partenza da Venezia, domenica 14 maggio, di due reliquie di grande rilievo: il corpo di Sant’Elena Imperatrice e un frammento della croce di Cristo.
Da San Marco le due reliquie sono state portate su un barca, ormeggiata in Bacino, e trasportate all’aeroporto Marco Polo di Tessera ove, nel primo pomeriggio, sono state imbarcate su un aereo in partenza per la Grecia.
Il pellegrinaggio verso la Grecia esaudisce così un auspicio espresso già due anni fa dalla Chiesa greco ortodossa, che desiderava poter venerare reliquie particolarmente care alla propria tradizione e spiritualità.
In particolare per la reliquia di Sant’Elena, si tratta di un evento assoluto: erano più di ottocento anni, infatti, che venivano custodite e venerate a Venezia, nel convento che proprio alla madre dell’imperatore Costantino è dedicato, all’estremità orientale della città.
Nella capitale greca le reliquie saranno accompagnate dal diacono Gianfranco Fiorin, da fra Carlo Sarpelloni, ultimo parroco a Sant’Elena per i frati Servi di Maria, e da don Gianmatteo Caputo, Delegato patriarcale per i beni culturali ecclesiastici. Ci sarà anche la banda di Tessera, diretta da Martino Pavan, a dare, grazie alla musica, il senso della venezianità e della tradizione di chi ospita le reliquie. Queste ultime verranno consegnate verso le ore 18.30 a Ieronimos II, arcivescovo ortodosso di Atene e della Grecia.
I segni sacri verranno poi esposti nel santuario ateniese di Santa Barbara, dove permarranno fino al 15 giugno, quando compiranno il viaggio di ritorno verso Venezia.
Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, morì nell’anno 328, all’età di 80 anni. Di lei si ricorda il grande fervore di carità e l’intensa spiritualità. Si ritiene abbia ispirato il figlio imperatore di Roma nell’emanare il famoso editto del 313, con il quale l’impero riconosceva libertà di religione a tutti i cittadini, di fatto fermando le persecuzioni contro i cristiani.
Il corpo della santa venne trafugato dai veneziani nel corso della quarta crociata, nel 1211, e da allora le reliquie sono sempre rimaste a Venezia.
(con la collaborazione e le foto di Carlo Morucchio)