Due alunni del Seminario Patriarcale saranno ammessi tra i candidati all’ordine sacro e un laico al diaconato permanente. La celebrazione si svolgerà sabato 7 dicembre alle ore 17 in Basilica della Madonna della Salute a Venezia e sarà presieduta dal Patriarca Francesco.
I due seminaristi, che stanno vivendo ora il terzo anno del loro percorso di formazione e di verifica vocazionale, sono Andres Frutos Rivas e Rafael Mourthé Felix, rispettivamente di 29 e 21 anni.
Il primo è originario di Madrid, il secondo è nato e cresciuto a Brasilia. Sono giunti a Venezia attraverso l’esperienza del Cammino Neocatecumanale. Andres presta servizio presso la collaborazione pastorale di Gazzera e Asseggiano, mentre Rafael sta conoscendo in questi mesi la parrocchia di Sant’Ilario di Malcontenta (precedentemente ha svolto servizio al Lido di Venezia). Andres e Rafael sono a Venezia da quasi quattro anni: dopo il tempo della propedeutica e il primo biennio di studi, hanno iniziato ora gli studi teologici e riceveranno, con questo rito dell’ammissione tra i candidati all’ordine sacro, la prima conferma della loro vocazione e del loro desiderio di divenire presbiteri per la Chiesa di Venezia. Il rito dell’ammissione consiste infatti nella promessa di vivere con maggiore intensità e radicalità la sequela del Signore all’interno della comunità del Seminario e di prepararsi al ministero ordinato nella forma diocesana del presbiterato. Allo stesso tempo la Chiesa, nella persona del Patriarca, accoglie e conferma questi propositi. Nel Patriarcato di Venezia questo passaggio, che non è una ordinazione, è accompagnato dal segno esteriore della consegna dell’abito ecclesiastico.
Si candida invece al diaconato permanente Danilo Bobbo, 57 anni. Impiegato, è della parrocchia Madonna della Salute di Catene di Marghera e da 25 anni è sposato con Patrizia Da Lio ed è papà di due figli, Pierpaolo e Sebastiano. Ha intrapreso il cammino di studi e discernimento tre anni fa su proposta del parroco don Lio Gasparotto, che lo ha portato a riflettere sull’opportunità ed esigenza di mettersi a servizio della Chiesa con un ruolo ben preciso e rispondendo alla vocazione a cui ogni cristiano è chiamato in funzione del battesimo. «Ora – dice Danilo – è giunto il momento di lanciarsi pubblicamente in questa esperienza mettendomi a servizio della Chiesa di Venezia e dei fratelli che incontrerò strada facendo».