Una trentina di ospiti attesi a San Cassiano, in patronato, per il pranzo del giorno di Natale con il Patriarca Francesco.
Novità di quest’anno: non ci sarà il pranzo a Zelarino, come gli altri anni, nel Centro Pastorale, bensì questa iniziativa in centro storico sviluppata insieme a Caritas diocesana, alle suore canossiane e ai volontari della mensa della Tana, ai parrocchiani di San Cassiano e alla pastorale carceraria, guidata da don Antonio Biancotto.
Sarà un modo per fare festa, per valorizzare i poveri e il lavoro generoso di tante persone che si adoperano per loro, in nome del Vangelo: «Un modo nuovo e bello – sottolinea il direttore della Caritas, il diacono Stefano Enzo – per dire con convinzione che cos’è Natale per tutti noi, accanto e in armonia con chi è più fragile».
Alle ore 13 il patronato, che si trova proprio nel centro della città storica, aprirà le sue porte per accogliere ospiti provenienti anche dalla terraferma, ma soprattutto quelli che regolarmente sono presenti ogni giorno alla Tana. «Ci saranno anche alcuni ex carcerati» annuncia don Antonio Biancotto, tra i principali organizzatori e parroco di San Cassiano.
Continuità, dunque, ma anche un ritorno nel centro di Venezia, per dare un segno ulteriore di solidarietà e amore proprio ai senzatetto che sono più noti e seguiti dalla carità istituzionale della Diocesi. (GV)