Ieri pomeriggio, venerdì 21 novembre, davanti alla sede del centro culturale “Santa Maria delle Grazie” in via Poerio a Mestre, si è svolta una manifestazione volta a contestare una conferenza promossa dal Movimento per la Vita.
Una nota dell’Ufficio Stampa del Patriarcato di ieri sera, constatati i toni forti e intimidatori della manifestazione, giudicava i fatti come «segnale preoccupante perché indica una volontà di contrapposizione aggressiva. Di fronte al tema fondamentale e delicato della vita nascente, della dignità delle persone e delle loro storie, anche cariche di sofferenza, si chiede sempre il massimo rispetto».
Più accorato e significativo è l’invito, tuttavia, nel documento della Diocesi veneziana, ad un dialogo costruttivo, equilibrato e civile: «non venga meno la libertà per tutti di manifestare il proprio pensiero pacificamente e rispettosamente, senza intimidazioni di sorta».
Pur nella diversità di convincimenti ed opinioni, l’Ufficio Stampa del Patriarcato propone di guardare a valori condivisi e fondanti il dialogo nella società: la libertà di parola è, infatti, «un principio costituzionale valido per ogni cittadino». Il chiaro riferimento è all’articolo 21 della Costituzione: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».
Libertà, dunque, nel confronto fondato sul rispetto reciproco. Per tutti.
«Non venga meno la libertà di pensiero». Un invito al dialogo nella nota dell’Ufficio Stampa del Patriarcato

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