Negli anni sessanta, ricordo che il Rettore del Seminario, mons. Valentino Vecchi, incoraggiava noi seminaristi a sentirci privilegiati dei nostri insegnanti che godevano della stima di professori dei licei e delle università di Venezia, per le loro ricerche e pubblicazioni di impegno culturale, educativo e pastorale non indifferente.
È su questa scia che anche monsignor Antonio Meneguolo si è inserito, coprendo numerosi impegni in Seminario, in Curia Patriarcale e nei diversi rami di vita pastorale della Diocesi.
Ma, soprattutto, per ben trentatré anni, è stato canonico della Basilica di San Marco, partecipando assiduamente alla preghiera liturgica corale delle Lodi e dei Vespri. Dietro agli stalli della cappella di San Teodoro si trova ancora lì il leggio di ferro battuto che monsignor Antonio adoperava per sostenere il suo breviario.
Questo appuntamento quotidiano, alle volte, può essere considerato scontato. Ma la realtà della preghiera corale, tante volte apprezzata e cercata nelle abbazie e nei monasteri, va colta come testimonianza del Capitolo della Cattedrale, fonte continua di grazia per la nostra Chiesa locale.
Alle 8 del mattino con le Lodi e ora media e alle 17.45 della sera con i Vespri e l’ora di lettura, sotto le cupole dorate della Basilica, risuona la ritmica preghiera dei Canonici. Monsignor Antonio vi ha partecipato per anni e anni e il modo più bello per ricordarlo ora, nella lode del Paradiso, potrebbe essere quello di sentirci uniti spiritualmente, partecipi a questa liturgia che ci sintonizza “nel ritmo della lode” con tutte le parrocchie della Diocesi, perché inietta quella linfa di frutti di grazia della vite e dei tralci, nella vigna che il Signore ha piantato tra noi.
Monsignor Antonio Meneguolo, a tre anni dalla morte, verrà ricordato domenica 29 gennaio, alle ore 18.45 nella liturgia che sarà celebrata in Basilica di San Marco.
Don Giuseppe Camilotto