«La testimonianza di Asia Bibi, che ci auguriamo possa vedere al più presto la libertà piena e completa, è un richiamo importante a una cristianità che, soprattutto nelle zone che – grazie a Dio – non sono provate dal martirio, rischia di diventare secolarizzata e in pantofole».
Lo afferma il Patriarca, auspicando che la sentenza di assoluzione della donna cristiana pakistana possa essere applicata in brevissimo tempo, portando alla sua scarcerazione.
Il tema della persecuzione e del martirio dei cristiani nel mondo sarà anche al centro del pellegrinaggio diocesano dei giovani, alla vigilia della festa della Madonna della Salute. «I tantissimi giovani protagonisti del pellegrinaggio di martedì 20 – riprende mons. Moraglia – vorrei diventassero più consapevoli della sofferenza di una rilevante parte della cristianità. I dati dicono che oltre 200 milioni di cristiani sono perseguitati nel mondo. C’è anche – ed è triste dirlo, ma bisogna dirlo ai nostri giovani – una geografia della persecuzione che, eccettuata Europa, America ed Oceania, attraversa un po’ tutto il globo».
Da ciò l’esigenza di far comprendere ai più giovani «che la testimonianza del martirio cristiano non è relegata ai primi secoli, come spesso si pensa».
Da ciò – sottolinea don Francesco Marchesi, responsabile della Pastorale giovanile nel Patriarcato – anche il tema del pellegrinaggio: “Maria, donna forte della fede”, che introduce al compito della memoria».
Un gesto simbolico sarà la cifra di questo impegno per la consapevolezza: una quindicina di siti in città – tra cui la basilica della Salute e ponte di Rialto – verranno illuminati da fari rossi per richiamare l’attenzione verso le persecuzioni alle minoranze religiose di tutto il mondo, in particolare verso i cristiani. È una iniziativa congiunta del Patriarcato di Venezia e di Acs, Aiuto alla Chiesa che Soffre.
«La libertà religiosa – conclude il Patriarca – è fondamentale, perché per il credente il rapporto con Dio è la base di ogni altro rapporto. Il Concilio Vaticano II ha insistito molto sulla libertà religiosa, che credo sia un principio e una profezia basilare anche per la nostra epoca».