Il Patriarca Francesco ha nominato il professor Giovanni Millino nuovo Presidente diocesano dell’Azione Cattolica del Patriarcato di Venezia. Succede ad Alessandro Molaro dopo sette anni di mandato (due trienni completi, con una proroga di un anno voluta a livello nazionale per tutte le cariche dell’Associazione a causa dell’emergenza pandemica).
Il Patriarca Francesco, nominando Giovanni Millino, ha voluto anche inviare una lettera al nuovo Consiglio insediatosi che questa sera è stata letta durante la riunione dal consigliere più anziano Salvatore Rafaniello.
Giovanni Millino vive a Mestre dove è docente e collaboratore del dirigente scolastico presso l’Istituto “Bruno-Franchetti”, ha una lunga appartenenza all’Associazione a partire dall’esperienza nella sua parrocchia, Sacro Cuore in via Aleardi.
La nomina del Presidente da parte del Patriarca segue il rinnovamento del Consiglio diocesano avvenuto con la XVIII Assemblea Elettiva che si è svolta scorso 21 gennaio presso il centro pastorale “Cardinale Urbani” di Zelarino.
«Carissimi Consiglieri – si legge nella lettera del Patriarca al Consiglio – i Vostri Assistenti Ecclesiastici hanno dialogato con me nel pomeriggio di martedì 20 febbraio e mi hanno illustrato le sfide e le prospettive circa la vita dell’Associazione».
Il Patriarca ha poi ricordato «la preziosità di una presenza laicale strutturata, capace di offrire una proposta formativa che aiuti i battezzati ad essere testimoni di Cristo nel mondo e collaboratori nell’opera di apostolato dei ministri ordinati secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II».
Il Patriarca ha ringraziato il Presidente uscente Molaro ed i membri uscenti del vecchio Consiglio e della Presidenza diocesana. «Sono grato anche per quanto l’Azione Cattolica compie nel Patriarcato di Venezia» e ricorda il richiamo del Papa al valore dell’Adorazione Eucaristica: «vi chiedo di essere “lievito di preghiera” nelle Vostre comunità».
Il Patriarca ha poi esortato il Consiglio diocesano a vivere il nuovo triennio che inizia come un tempo in cui far «crescere la compartecipazione e la corresponsabilità tra gli adulti di Ac» al fine di adempiere fino in fondo all’Atto Normativo dell’Associazione diocesana perché «lo stesso Cammino Sinodale ci sprona ad uno stile di cooperazione e di mutuo sostegno tra laici e pastori che faccia crescere vocazioni alla ministerialità e al servizio».
Infine il Patriarca ha espresso due desideri al Consiglio di Ac: attraverso il dialogo con gli Assistenti aveva auspicato ulteriori «incontri di condivisione» e di celebrare la solennità dell’Immacolata quest’anno con gli aderenti nella basilica cattedrale di San Marco.