La terza giornata della prima settimana dedicata alla Visita pastorale nella collaborazione di Jesolo-Cortellazzo è cominciata questa mattina con l’incontro con l’associazione NOI – Circolo “don Adolfo Bergamin”, a Passarella. Ad accogliere il Vescovo di Venezia è stato il presidente Danilo Lunardelli, che ha illustrato l’organizzazione dell’associazione e le attività da essa svolte.
«Siamo associati a “NOI Venezia” e operiamo nell’ambito delle direttive diocesane della Pastorale degli Oratori», spiega Lunardelli, elencando i diversi impegni portati avanti: dal Grest estivo che registra la partecipazione di una settantina di ragazzi provenienti anche dalle parrocchie limitrofe, alla gestione dell’intero edificio – adibito ad oratorio – “Don Luigi e Padre Sergio”; dalla gestione di cene sociali e preparazione di attività ricreative (quali feste di compleanno o installazione del presepe e delle luminarie natalizie), all’attività di raccolta fondi per finalità differenti.
«Vi ringrazio perché la Chiesa – sono le parole del Patriarca Francesco – ha bisogno di esprimersi anche oltre il sagrato. A voi è consegnato il compito di esprimere una scelta educativa, un progetto che aiuti a far vivere quei valori nell’umano che sappiano illuminare alcuni momenti dell’anno. E un rapporto buono con il Signore si riflette anche nel modo di portare avanti l’associazione; è vero che l’associazione è laicale, tuttavia non significa non credere, ma solo non essere preti. La dimensione cristiana, dunque, deve entrare nella gestione di questa realtà: chi anima l’associazione deve essere individuato e individuabile come cristiano». Il Patriarca ha inoltre rivolto l’attenzione al mondo dei giovani: è necessario far sì che venga loro indirizzata una proposta capace di veicolare, essa stessa, valori umani e cristiani. E, accanto ai ragazzi, non bisogna dimenticare le famiglie. «Serve trovare un modo – conclude – per instaurare un dialogo con queste realtà che possono rappresentare un sostegno importante».
(con la collaborazione di Pierpaolo Biral)
Marta Gasparon