Riscoprire il valore dell’età avanzata, anche attraverso il Sacramento dell’unzione degli infermi che non deve spaventare ma anzi, deve essere accolto come un dono, come un segno della grazia di Gesù. È questo il messaggio rivolto questa mattina dal Patriarca Francesco ai malati e agli anziani della collaborazione pastorale di Campalto-Tessera riuniti nella chiesa dell’Annunziata per la S. Messa. «Siete importanti per la Chiesa – continua mons. Moraglia – ed essa offre questo Sacramento non per concludere la vita, ma per vivere meglio il periodo in cui vengono meno le forze. Ci sono alcuni doni che Gesù vuole dare a chi riceve con fede tale segno. Il primo, aiutarvi a vivere serenamente il tempo della malattia, alleviando i dolori del fisico. Il secondo, alleggerire la vostra anima eliminando quei residui del peccato. Oltre alla debolezza del fisico, infatti, c’è anche quella dell’anima. Quello che ricevete è un dono importante».
I capelli bianchi, le rughe sul volto sono una ricchezza, un valore aggiunto. «Secondo la Sacra Scrittura – conclude il Patriarca – una vita lunga è un dono particolare di Dio. È importante, dunque, valorizzare tutte le stagioni della vita».
Marta Gasparon