I chierichetti in festa si sono ritrovati lo scorso martedì 5 marzo nel Seminario Patriarcale per vivere un pomeriggio insieme. È il martedì grasso dei ministranti: un appuntamento costante, tutti gli anni, per ragazzi e ragazze provenienti da tutta la Diocesi, da Gambarare a Caorle.
I chierichetti e le chierichette hanno vissuto una caccia al tesoro attorno alla Basilica della Salute ed hanno poi condiviso una grande merenda nel chiostro del Seminario.
Il momento centrale della festa è stata la riflessione con il Patriarca sul tema della testimonianza. A partire dalla figura del martire San Tarcisio, patrono dei chierichetti, i ragazzi hanno chiesto a mons. Moraglia dei suggerimenti e dei consigli su come poter vivere una esperienza di fede forte, capace di rivolgersi e coinvolgere anche gli amici.
Il Patriarca, dopo aver ripercorso la sua personale esperienza di ministrante, ha esortato i chierichetti a rivolgersi ai loro pastori per essere aiutati a conoscere Gesù in profondità, personalmente. Ha poi suggerito l’importanza di accostarsi a grandi figure di testimoni come San Giovanni Bosco, San Domenico Savio o Padre Damiano de Veuster, il santo che ha vissuto tra i lebbrosi nell’isola di Molokai.
A conclusione della festa, dopo la consegna degli attestati di partecipazione alle parrocchie, vi è stata la preghiera dinanzi al Santissimo Sacramento. Infatti nei giorni ultimi di carnevale il Seminario vive, da quasi duecento anni, delle giornate di adorazione all’Eucarestia. Una prassi che era di tutte le parrocchie di Venezia, le quali avevano alcuni giorni all’anno prefissati da un calendario diocesano.
Per il Seminario sono sempre stati riservati i giorni di carnevale: come ogni anno queste Adorazioni Solenni si sono concluse con il concorso dei chierichetti. Dopo un momento di silenzio iniziale vi è stata la processione dentro alla Basilica della Salute, al termine della quale il Patriarca ha impartito la benedizione Eucaristica. Le ultime parole di ringraziamento del Patriarca Francesco sono state per gli accompagnatori e i genitori dei ministranti, che ha esortato a promuovere esperienze significative e belle per la crescita spirituale dei ragazzi.
Marco Zane