«A cinquant’anni di distanza, è bene ricordarlo non solo come una figura eminente dell’episcopato italiano del Novecento, ma come un pastore di profonda spiritualità, attento alle persone e alle questioni sociali, impegnato affinché la Chiesa fosse sempre una presenza vivificante nella società. Noi vescovi, chiamati oggi a guidare le Chiese che sono in Italia, abbiamo bisogno di guardare a queste figure di pastori che ci hanno preceduto, per trarre dal loro insegnamento la forza e il coraggio per affrontare le sfide che ci stanno dinanzi».
Così il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha ricordato oggi, in un passaggio dell’omelia celebrata nel tardo pomeriggio, la figura del Patriarca Giovanni Urbani, scomparso esattamente mezzo secolo fa.
Presiedendo la celebrazione eucaristica nella basilica di San Marco, concelebrata con il Patriarca Francesco e numerosi vescovi del Triveneto, il card. Bassetti sempre nell’omelia ha aggiunto: «Il ricordo di lui deve stasera fissarsi anzitutto sulla sua statura di uomo innamorato di Dio e della Chiesa, uomo dalla solida formazione umana e cristiana, cui il Signore ha donato lo spirito del pastore buono e saggio, che sa condurre il gregge all’ovile, evitando i pericoli e le crisi del tempo».
(Un più ampio servizio nel numero di Gente Veneta in distribuzione da giovedì 19 settembre)