I popoli friulano e sloveno? Sono frutto di ponti e relazioni fra le genti, non di muri. Se invece si applicano le logiche nazionaliste di certa storiografia, non si può comprendere la genesi delle terre che dal Friuli Venezia Giulia portano alla Slovenia. Le periferie dei mondi slavo, germanico e italico si sono infatti sovrapposte, generando questi popoli.
È la tesi di Raoul Pupo, storico triestino e docente di Storia contemporanea all’Università di Trieste, tra i massimi conoscitori dell’Esodo giuliano-dalmata e dei massacri delle foibe.
I giovani veneziani e goriziani che, in questi giorni, stanno vivendo insieme il campo interdiocesano di Azione cattolica, hanno ascoltato le video-lezioni del prof. Pupo per capire la genesi, nel tempo, della situazione attuale e per farsi un’idea rispetto al dibattito attuale.
Un dibattito che ha avuto, di recente, un momento acuto, dinanzi alla proposta del governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, di costruire un muro al confine tra Italia e Slovenia per “fermare l’ondata migratoria che avanza attraverso i paesi dell’Unione europea”.
Dopo gli approfondimenti storici, i giovani di Ac hanno raggiunto la cima del Monte Matajur, nella giornata di martedì 13. E oggi, mercoledì 14 agosto, hanno vissuto l’uscita in Slovenia, a Caporetto, con visita al museo della Grande Guerra ed esplorazione della cascata Kozjack.