Le iscrizioni per il Giubileo delle Famiglie, previsto dal 30 maggio al 1° giugno a Roma, sono state completate in pochissimo tempo, già verso metà dicembre.
Tre pullman, con un totale di 180 partecipanti, partiranno per Roma per vivere insieme questa grande esperienza di fede e comunità.
Si può partecipare anche in autonomia. «La rappresentanza della Diocesi è stata pensata per garantire una gestione logistica semplice, specialmente negli spostamenti», spiega don Pierpaolo Dal Corso, responsabile della Pastorale familiare del Patriarcato. «Per chi non è riuscito a iscriversi, esiste comunque la possibilità di aggregarsi, organizzandosi in autonomia per quanto riguarda trasporto e alloggio».
«Tra i partecipanti – spiega don Dal Corso – c’è un gruppo consistente proveniente da Eraclea e dalla parrocchia di Santa Maria Goretti a Mestre, unito a famiglie e fedeli di Borbiago, Favaro, Marghera e altre parrocchie. La maggior parte dei partecipanti sono coppie e famiglie con bambini, ma c’è anche qualche anziano».
Prima della partenza è stato strutturato un percorso di preparazione al Giubileo che seguirà il tema centrale dell’evento: “Famiglia, luogo di speranza”. Questo itinerario prevede sei tappe di approfondimento spirituale, accompagnate da incontri specifici per aiutare i partecipanti a comprendere, tra l’altro, il significato del passaggio della Porta Santa.
Il Giubileo delle Famiglie si svolgerà a Roma, appunto, dal venerdì 30 maggio alla domenica 1° giugno.
La prima giornata sarà dedicata alla veglia di preghiera, un momento intenso di meditazione e spiritualità, individuale e comunitaria. Il sabato sarà animato dalla grande festa delle famiglie, occasione per condividere gioia e convivialità. Infine, la domenica mattina culminerà con la celebrazione della Messa insieme a Papa Francesco, momento centrale e più significativo dell’intero evento.
La bellezza della fede insieme. Don Pierpaolo sottolinea l’importanza del Giubileo: «È un’opportunità unica per rafforzare i legami familiari e comunitari, e per riscoprire la bellezza della fede vissuta insieme. Speriamo che questo cammino lasci una traccia significativa nei cuori di tutti».
Silvia Piovesan