Cinque giorni per dire Gesù nelle strade. Ma anche nelle sale gioco e nelle scuole o nelle carceri. È il programma dell’evangelizzazione di strada che si terrà dal 27 al 31 ottobre.
Un’esperienza che si ripete da alcuni anni a cui altri giovani della Diocesi possono aggregarsi. Il programma prevede il ritrovo in patronato ai Frari, venerdì 27 alle 15. Poi, per cinque giorni, vita in comune, formazione, preghiera e annuncio del Vangelo in vari punti della città.
Sabato 28 interverrà anche il Patriarca, alle 20.30 in San Pantalon, consegnando il mandato agli evangelizzatori. Per le iscrizioni contattare don Antonio Biancotto, cell. 338.208.10.83. La quota di partecipazione, per chi partecipa a tutti i cinque giorni, è di 50 euro.
Qui di seguito l’invito-appello di don Antonio Biancotto: «Lo dico ai confratelli sacerdoti: so quanto ci impegna la pastorale ordinaria, soprattutto ora che riprendono in tutte le parrocchie le attività del catechismo, dei gruppi… Ma questa forma tipica di avvicinamento dei giovani da parte dei loro coetanei ha un impatto davvero straordinario, sia per il giovane evangelizzatore sia per chi viene accostato.
Faccio una proposta alle Collaborazioni pastorali: perché non designate due giovani che facciano tutta intera l’esperienza con noi? Poi al ritorno in parrocchia vi fate raccontare ciò che hanno vissuto.
Vedrete che l’evangelizzazione non è altro rispetto alla Pastorale tradizionale, ma immetterà nei vostri gruppi un dinamismo e un entusiasmo di cui i nostri giovani hanno bisogno!
Designate voi i due giovani, dateglielo come incarico di fiducia, responsabilizzateli di fronte a tutti gli altri giovani. Vedrete con quanta gioia torneranno da voi.
Quest’estate il Patriarca mi ha mandato a Riccione (foto qui sotto) per l’evangelizzazione sulle spiagge. Vi ho partecipato con due giovani seminaristi e un giovane evangelizzatore di Venezia. Avevo detto al Patriarca che, alla soglia dei 60 anni, era più opportuno mandare un prete giovane. Il Patriarca, per tutta risposta, mi ha invitato a lasciare altri impegni. Ho dovuto chiedere ad un altro sacerdote della Collaborazione pastorale di andare in montagna (ai campiscuola) al mio posto e sono partito.
Ebbene, ora ringrazio il Signore per l’esperienza di fede che ha illuminato la mia estate e le attività con ragazzi e giovani. Ho cercato di trasmettere loro l’entusiasmo, l’amore per Dio, la freschezza della fede.
Se ogni Collaborazione pastorale della diocesi di Venezia manderà due giovani, pensate, potremo costituire un gruppo di una ventina di nuovi evangelizzatori giovani. Proviamoci. Mi metto in gioco anch’io!
Le ultime statistiche nazionali dicono che solo il 5% dei giovani frequentano le nostre parrocchie e i gruppi, l’altro 95% è fuori! Dobbiamo metterci in movimento, dobbiamo andare, dobbiamo stimolare i nostri giovani ad uscire allo scoperto. Poi, come si sa, loro ci supereranno».