«Bisogna ripartire dal fatto che Dio ci ama», spiega don Valentino Cagnin, tra gli organizzatori dell’Incontro della Carità dedicato ai bambini della diocesi di Venezia. «Si tratta di avere pazienza e cercare di crescere in amicizia con le famiglie».
L’evento si terrà domenica 3 dicembre alle ore 15.30 nella Basilica di San Marco a Venezia. L’obiettivo primario consiste nel rivolgere l’attenzione non solo ai bambini, ma all’intero nucleo familiare, con l’intento di coinvolgere in un contesto di comunità cristiana che, purtroppo, mostra segni di crescente fragilità.
Pertanto quest’anno l’attenzione alle famiglie sarà fondamentale in quanto è riscontrabile una crescente presenza di impegni e una evidente accelerazione dei ritmi lavorativi. Questa situazione induce molte famiglie a concentrare le proprie attività principalmente nel fine settimana, a volte a scapito di ciò che è davvero essenziale.
«Spesso – racconta don Valentino Cagnin – tra i genitori che si collocano nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 45 anni emerge una difficoltà nel riconoscere la necessità di dedicare uno spazio alla presenza di Gesù nelle dinamiche quotidiane della famiglia». L’appuntamento, ormai tradizionale, è nato originariamente come un’occasione per i bambini benestanti di Venezia di portare regali per i bambini poveri della città. Nel corso degli anni è diventato un momento di catechesi con il Patriarca ed i ragazzini della diocesi.
Quest’anno l’incontro si distinguerà per tre note fondamentali: interazione, preghiera e l’ascolto delle canzoni del coro. Questi elementi creeranno un contesto partecipativo e spirituale.
«Durante l’incontro i bambini parteciperanno ad un momento “teatrale” in cui dovranno “fare il Natale”», aggiunge don Valentino. «Escludendo e superando la dimensione commerciale, costruiremo il presepe».
Con questa iniziativa ci si augura di trasmettere una visione del Natale che vada oltre l’aspetto mondano: «Spesso ci si scontra con famiglie che non danno un contenuto cristiano al Natale ma lo vivono solo come un momento di ritrovo. In questo contesto, si pone la necessità di instaurare un dialogo che vada oltre la superficie delle festività. Bisogna provare a trasmettere il significato autentico del Natale alle famiglie, partendo dal fatto che prima di tutto è la celebrazione per la nascità di Gesù».
Alla fine dell’incontro verrà consegnato ai bambini del materiale per la preghiera in famiglia e uno strumento per un’opera di carità.
Il coro che animerà l’iniziativa è nato nella parrocchia di San Giovanni Evangelista di Mestre, inizialmente per autofinanziare la partecipazione alla GMG. Coordinato dalla maestra Elisa Savino, con i suoi 80 membri, tra cui numerosi bambini, il coro diventa una componente fondamentale dell’Incontro della Carità.
Silvia Piovesan