È in corso n questi giorni la Visita Pastorale del Patriarca Francesco Moraglia presso la collaborazione pastorale di Catene e Villabona (Marghera, Venezia). In questi giorni, tra i tanti incontri, si è svolto questa mattina anche un dialogo con il consiglio pastorale della comunità. «Essere cristiani significa custodire l’identità e testimoniare la speranza in Cristo» ha rammentato il Patriarca ai laici che rappresentano tutte le articolazioni delle parrocchie di Catene e Villabona.
«Avere un’identità cristiana – continuava – significa dire qualcosa di unico e distintivo. È fondamentale avere una visione dell’uomo e preservare questa identità, senza cedere all’idea che non ci appartenga. La cultura gioca un ruolo chiave: deve rispettare la persona e non rinunciare a valori autentici. La televisione, ad esempio, ha unito l’Italia, ma oggi affrontiamo rischi come l’intelligenza artificiale. Se manca una valutazione etica, il futuro può diventare pericoloso. Il cristianesimo, però, non è solo buonismo: chiede di essere aperti a tutti, ma non a tutto».
Si educa con la vita, ha ricordato mons. Moraglia: «Essere cristiani significa anche accettare di non essere sempre compresi. Il Vangelo ci invita a educare e testimoniare con la vita, anche quando questo porta solitudine. Annunciare il Signore implica un incontro personale e una scelta consapevole di seguirlo».
In una società che si secolarizza la testimonianza è il primo Vangelo: «Viviamo in una società che si sta allontanando dalla cristianità. È essenziale valorizzare la cultura e rimanere fedeli ai principi cristiani, evitando di adottare mentalità non coerenti con il Vangelo. Non possiamo permettere che ripetizioni prive di verità diventino realtà accettata. I cristiani portano una cultura di libertà. Stare dalla parte del Signore richiede ottimismo e speranza in Cristo. Testimoniare è il primo Vangelo: significa offrire agli altri una visione che integri senza costrizioni, lasciando spazio alla libertà. Formazione e corresponsabilità sono strumenti fondamentali per costruire comunità vive e fedeli al Vangelo».