Obiettivo è che la commissione sposi e famiglia operi a stretto contatto con le realtà locali della diocesi, tessendo relazioni con i sacerdoti e con i laici impegnati nella sfera familiare nelle diverse zone del Patriarcato, proponendo sia iniziative diocesane generali sia agevolando incontri zonali.
È una delle indicazioni offerte dal Patriarca Francesco alla commissione diocesana sposi e famiglia che, sabato scorso, insieme al direttore don Pierpaolo Dal Corso, si è ritrovata in Villa Maria Ausiliatrice, a San Vito di Cadore, per una giornata di dialogo e riflessione insieme a mons. Moraglia.
Un incontro per maturare idee, accrescere le relazioni e l’amicizia. La nuova commissione sposi si compone al momento di 20 persone che si sono rese disponibili a lavorare per la pastorale familiare diocesana. Alcuni sono membri storici, impegnati da diversi anni, che hanno assistito ai diversi cambi di direzione dell’ufficio; altri sono giovani sposi conosciuti dall’attuale direttore don Pierpaolo, come animatori della pastorale giovanile, e che ora si impegnano sul fronte famiglia.
All’interno della commissione ciascuno ha degli ambiti di lavoro: educazione affettiva, fidanzati, giovani sposi, gruppi sposi e famiglia, famiglie ferite, separati fedeli, adozioni, formazione.
L’incontro di sabato scorso è servito anche per iniziare a preparare nuove tappe. L’8 ottobre, infatti, a Zelarino ci sarà il convegno di tutti i referenti di pastorale familiare della diocesi. Lo scopo sarà esporre le numerose iniziative del nuovo anno pastorale e accogliere quanto possa essere utile per il lavoro comune.
«Sabato scorso – annota don Dal Corso – il Patriarca ci ha invitato a curare proposte di formazione nell’ambito dell’educazione affettiva. Sarà soprattutto in questo senso che verrà sviluppato il tema pastorale di quest’anno sul Kerigma, il cuore dell’annuncio cristiano. In quest’ambito sarà molto importante il coinvolgimento di tutti coloro che operano con gli adolescenti, a partire dai catechisti, soprattutto quelli che preparano al sacramento della Confermazione. Intendiamo poi rinsaldare il legame con i gruppi sposi e famiglia delle varie zone, anche per confrontarci sul tema dell’educazione dei figli, che vorremmo porre come centrale nella prossima Festa della famiglia, il 4 novembre».
Proseguiranno inoltre le iniziative per i separati fedeli e le famiglie ferite, sia nell’accompagnamento pastorale sia con le veglie di preghiera.
Da segnalare, nell’immediato, conferenza che si terrà a Zelarino, al Centro Urbani, giovedì 26 luglio alle ore 17, in collaborazione con l’Unione Giuristi Cattolici di Venezia sul tema: “La crisi della famiglia tra diritto canonico e civile”. Come afferma Papa Francesco nell’Amoris Laetitia al n. 307 è importante uno sforzo pastorale per consolidare i matrimoni e prevenire le rotture, per non limitarci ad una pastorale dei fallimenti.
«Attendiamo poi – conclude don Pierpaolo Dal Corso – quanto ci dirà il Papa a Dublino il prossimo agosto all’Incontro mondiale delle famiglie, a cui sarà presente anche la nostra diocesi con un piccolo gruppo di dieci persone».