E se dovessi suggerire a qualcuno un centro d’ascolto per farsi aiutare? E se dovessi segnalare a una persona in difficoltà economica e che non sta bene dove andare a farsi visitare da un medico?
Ecco un paio di domande che oggi trovano più facilmente una risposta. È stato composto e pubblicato un dépliant grazie al quale la Caritas veneziana elenca tutti i servizi che rende disponibili nel territorio diocesano.
Ci sono le mense, i dormitori, gli empori solidali, la scuola di lingua e cultura italiana… Insomma, tutto il ricco panorama di attività, per ciascuna delle quali vengono indicate le informazioni essenziali, a partire da orari, indirizzi fisici oppure on line, oltre ai numeri di telefono. Una guida completa, insomma, per accedere alle opere messa a disposizione dall’ente.
Fra gli scopi della pubblicazione quello di rendere noti al pubblico gli otto centri d’ascolto: sì, perché negli ultimi anni sono cresciuti di numero e non tutti, neppure nelle parrocchie, sanno che oltre a quello presso la sede Caritas, in via Querini a Mestre, ci sono anche quelli del Lido di Venezia, di Marghera, del Sacro Cuore a Mestre, di Caorle, Mira, Eraclea e Jesolo.
Tra l’altro, è proprio grazie al lavoro di rete svolto dai centri d’ascolto, dove si raccolgono i problemi e le situazioni rilevanti del territorio, che arrivano le sollecitazioni per la realizzazione di opere-segno: per esempio gli empori della solidarietà, attualmente operativi a Venezia, Mira e Caorle, ma a cui tra breve si affiancherà un servizio analogo a Jesolo.
Il dépliant, inoltre, riporta due Qr code: uno serve a manifestare la propria volontà di donare del tempo per fare opera di volontariato; l’altro, una volta inquadrato, consente di fare donazioni in denaro per sostenere la Caritas.
Il volantino è stato stampato in mille esemplari su carta e, in particolare per le parrocchie, è disponibile presso la segreteria della Caritas in via Querini 19/a. Sempre alla segreteria, chiamando i telefoni 334.103.27.14 oppure 041.97.58.57, è possibile chiedere l’invio on line di questa mappa dei servizi di carità.
Giorgio Malavasi