«A Natale percepiamo come quanto accade e quanto celebriamo in questo giorno ci dica qualcosa d’essenziale per noi e la nostra conversione».
Il Patriarca Francesco ha presieduto la celebrazione eucaristica per la solennità della Natività del Signore Gesù oggi nella basilica di San Marco Evangelista a Venezia. Del mistero del Santo Natale il Patriarca Francesco ha voluto rimarcare di come il Padre realizza nel Suo Figlio il misterioso e grande piano della Salvezza: «Se noi uomini avessimo dovuto programmare l’ingresso di Dio nel mondo – ha suggerito il Patriarca nella sua omelia – lo avremmo ideato e realizzato in modo diverso. Mai avremmo pensato di far nascere il Figlio di Dio in una spelonca ricavata da una grotta, adibita come ricovero per animali (per Maria e Giuseppe non c’era, infatti, posto nell’albergo – cfr. Lc 2,7); c’erano solo un po’ di paglia, una mangiatoia e due sposi di modeste condizioni sociali. Noi avremmo fatto un’altra scelta secondo i criteri del mondo dando spazio a ben altri personaggi e realtà, non ai pastori, non ad una spelonca, non ad una fredda notte. Mai avremmo scelto una località del tutto sconosciuta come Betlemme, tantomeno quel misero luogo privo di ogni conforto… Avremmo scelto una delle grandi città del tempo, se non proprio Roma o Atene o Alessandria d’Egitto, almeno Gerusalemme. Mai avremmo pensato a chiamare i pastori, impegnati di notte a vegliare i loro greggi, a far da invitati a questa nascita divina. A Natale, quindi, percepiamo la verità delle parole fissate nel libro del profeta Isaia: “…i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” (Is 55,8). Nello stesso tempo, percepiamo come quanto accade e quanto celebriamo in questo giorno ci dica qualcosa d’essenziale per noi e la nostra conversione».
Condividiamo il link al sito del Patriarcato di Venezia dove è possibile leggere e scaricare il testo integrale dell’omelia del Patriarca.
https://www.patriarcatovenezia.it/il-patriarca-il-mondo-non-si-salva-con-un-atto-di-potenza/