Tornano finalmente sul palco del Teatro Goldoni di Venezia con un nuovissimo concerto-spettacolo ricco di effetti scenici, video, luci, intermezzi teatrali e coreografie. Sono i Vocal Skyline, la formazione corale veneziana diretta dell’eclettico artista muranese Marco Toso Borella e composta da una trentina di voci di talento, capaci di proporre uno spettacolo che va ben oltre la tradizionale concezione di coro polifonico.
Questi artisti, tutti veneziani, non solo cantano generi musicali diversissimi tra loro, spaziando dai Coldplay a Verdi, ma anche accompagnano il canto con coreografie e gesti scenici e da quest’anno anche intervengono nello spettacolo con letture teatrali di testi e introduzioni ai brani, per una proposta così diversificata e completa che è unica nel suo genere.
A rendere del tutto eccezionale questo evento è anche la partecipazione straordinaria della Big Vocal Orchestra, il coro più numeroso d’Italia e d’Europa, sempre diretto dal maestro Toso Borella. Duecento coristi di quest’altra formazione veneziana parteciperanno anch’essi al concerto, cantando insieme ai Vocal Skyline da una postazione “a sorpresa” con la garanzia di un’emozione grandissima per gli spettatori presenti.
«E’ un concerto imperdibile – spiega il direttore Marco Toso Borella – perchè rappresenta per tutti noi il ritorno in scena ufficiale di tutti i nostri coristi insieme dopo due anni di attesa. Due anni nei quali non ci siamo mai fermati e abbiamo sempre portato avanti il nostro progetto corale a distanza, on line, con le videolezioni, con le prove via zoom e a piccoli gruppi, con le maschere, il distanziamento. La nostra perseveranza è stata premiata, non ci siamo mai arresi e nonostante le tante difficoltà siamo ancora una volta insieme a fare musica, a fare arte, a dire che i veneziani sono ancora protagonisti della produzione culturale della loro città. Siamo certi che questo sarà solo l’inizio di una nuova stagione artistica, per noi, per il Teatro Goldoni e per tutta Venezia».
Cuore dello spettacolo, come ogni 25 aprile, sarà la parola libertà che quest’anno non potrà non attraversare l’esperienza della pandemia e gli scenari di guerra, esplorando nuove sonorità e atmosfere musicali anche di continenti e epoche storiche diverse. Un concerto-spettacolo in cui voci, mani, parole, luci vorticano insieme mescolando diverse forme d’arte e sensi in un turbine di emozioni che travolge, solleva, trasporta lontano.
Biglietti disponibili su: www.teatrostabileveneto.it