«Questo quartetto è stato creato per la prima volta nella Baracca 27 b dello Stalag di Goerlitz, in Slesia, dove ero stato portato dai nazisti. […] Ho scritto un quartetto per i musicisti e gli strumenti che avevo, per così dire, sotto mano. Avevo bisogno di pensare alla musica, di farla, per sentirmi vivo».
Lo disse Olivier Messiaen (1908-1992) a proposito di “Quatuor pour la fin du Temps”, la composizione che verrà eseguita mercoledì 5 marzo alle 20.30 nella chiesa dei Carmini a Venezia.
Si tratta della ventesima edizione del concerto per il mercoledì delle Ceneri promosso dalla Fondazione Ugo e Olga Levi. Protagonisti dell’esecuzione Sandro Cappelletto, testo e voce narrante, e l’Ex Novo Ensemble formato da Davide Teodoro, clarinetto, Carlo Lazari, violino, Carlo Teodoro, violoncello e Aldo Orvieto, pianoforte. L’ingresso è libero.
«Sono partito – affermava ancora Messiaen – da un’immagine molto amata, quella dell’Angelo che annuncia la fine del Tempo. L’Abisso è il tempo, con le sue tristezze, con le sue stanchezze. Gli uccelli sono il contrario del tempo, sono il nostro desiderio di luce, di stelle, di arcobaleni, di vocalizzi giubilanti. […]»