Contaminazioni, improvvisazione, elettronica, tango, dj set e composizioni non solo da ascoltare ma anche da vedere. Il 62mo festival internazionale di musica della Biennale di Venezia (28 settembre-7 ottobre) ha l’obiettivo dichiarato di orientare lo sguardo “su una più attuale interpretazione del concetto di contemporaneità”.
Un concetto – nel pensiero del direttore Ivan Fedele, che dal 2012 guida il settore – che vuole valorizzare i più diversi stili della musica di scrittura ma anche altri generi e istanze delle creatività che coniugano sperimentazione e ricerca. “Crossing the Atlantic” sarà un Festival con opere di grandi maestri del nostro tempo e di giovani talenti emergenti che definirà il complesso intreccio di fertili relazioni artistiche tra le Americhe e il Vecchio Continente.
Paradigmatica l’inaugurazione della rassegna (programma completo su www.labiennale.org) il 28 settembre al teatro Goldoni con la prima esecuzione italiana integrale di un capolavoro del multiforme e indefinibile genio musicale di Frank Zappa, compositore e chitarrista statunitense con origini italiane che si mosse con agilità enciclopedica tra generi che spaziavano dal rock al jazz sperimentale, dal blues all’avanguardia accademica. Al Goldoni, in collaborazione con lo Stabile del Veneto, i 26 elementi del Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretti da Tonino Battista, proporranno “The Yellow Shark “realizzato per la prima volta nel 1992 alla Alte Oper di Francoforte e presentato poi a Berlino e Vienna. Il lavoro fu anche l’ultimo album pubblicato in vita dall’artista che morì di cancro nel 1993.
Emblematica è anche la scelta del Leone d’oro, assegnato quest’anno a uno dei più grandi pianisti nel campo dell’improvvisazione e del jazz: lo statunitense Keith Jarrett.
Ma nel variegato programma ci sarà anche il tango con “Maria de Buenos Aires” di Astor Piazzolla, storia che sgorga dalla penna del poeta Horacio Ferrer. Un ponte attraverso l’Atlantico è anche quello tracciato dal percorso del Leone d’argento, il franco-argentino Sebastian Rivas presente a Venezia con l’opera multimediale “Aliados” sull’incontro tra Pinochet e Margaret Thatcher.
E ancora teatro musicale per la Biennale College l’importante progetto che negli anni ha permesso la realizzazione di 11 lavori di talenti emergenti e che in questa edizione produrrà altre quattro nuove opere.
Sandra Gastaldo