Un concerto jazz per ricordare don Mario Senigaglia. Si terrà giovedì 19 aprile, alle ore 20.30, nell’aula magna dell’Ateneo Veneto, ed è organizzato dal Comitato Don Mario Senigaglia.
Il concerto, dal titolo “Per ricordare: il primo disco di jazz ha 101 anni – Una musica diventata adulta”, si compone di una conversazione di Tito Ferretti su “Un evento storico: a New York, nel febbraio del 1917 il siculo-americano Nick La Rocca con la “Original Dixieland Jazz Band” registra dal vivo il primo disco di Jazz presso la “Columbia Gramophone Company”. Seguirà il concerto della “Venezia Cool, Bop & Swing Jazz Band” (musicisti: Daniele Goldoni, Enzo Gardenghi, Piergiorgio Caverzan, Attilio Pisarri, Giorgio Panagin e Tito Ferretti. La Band esegue dal vivo – con brevissimi commenti – diversi brani che esemplificano i vari stili sorti a partire da quel lontano 1917, quasi una ritmata lezione-concerto per raccontare una “musica diventata adulta”.
Con questo concerto il Comitato Don Mario Senigaglia intende avviare una raccolta di fondi per fare memoria duratura di una figura nota e significativa del clero veneziano e della città di Venezia per la sua «attività intensissima, sorretta da una tenace volontà di servizio e di una singolare capacità di tessere relazioni a tutti i livelli» come disse alle sue esequie il Patriarca Marco Cè.
Per non dimenticare don Mario – a dieci anni dalla sua morte, avvenuta il 9 agosto 2008 – il Comitato intende realizzare l’abbellimento, con sei artistiche formelle in bronzo, del portone principale della chiesa di Santo Stefano – di cui don Senigaglia fu parroco per ben 32 anni – progetto commissionato dallo stesso don Mario allo scultore Gianni Aricò.
È una proposta impegnativa, aggiungono dal Comitato: i costi della fusione in bronzo delle formelle e della loro collocazione sul portone sono stimati in circa 30.000 euro (i bozzetti sono stati donati dallo scultore).