L’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con Lulea University of Technology (Svezia), annuncia l’istituzione della Cattedra UNESCO “Tecnologie e Materiali per Applicazioni Verdi ed Energetiche” (Aid4GEA), un’iniziativa pionieristica dedicata alla scienza e alle tecnologie per la transizione energetica.
La Cattedra, guidata da Elisa Moretti, professoressa di Chimica inorganica a Ca’ Foscari, e dal co-titolare Alberto Vomiero, professore di Scienza e tecnologia dei materiali a Ca’ Foscari e Luleå (entrambi nella foto d’apertura), rappresenta un’azione strategica per l’avanzamento della collaborazione internazionale sulle tecnologie sostenibili.
Attraverso Aid4GEA, Ca’ Foscari favorirà partnership globali, facilitando tirocini, scambi accademici e una serie di workshop internazionali, simposi, webinar e seminari.
Tra i 15 partner già coinvolti, ci sono istituzioni accademiche da diversi paesi inclusi Etiopia, Marocco, Senegal, Sud Africa, Tunisia, Turchia, Pakistan e Cina. Il progetto è supportato dalle più prestigiose società scientifiche internazionali nel campo dei materiali avanzati (European Materials Research Society, African Materials Research Society, Australian Materials Research Society), dalla Global Young Academy e da altre tre Cattedre UNESCO.
“Le attività umane sono pervase dai materiali in tutti gli aspetti, dalla produzione industriale alla vita quotidiana, e i materiali funzionali consentono possibilità inedite, rispetto al passato. – afferma Elisa Moretti, professoressa al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari e titolare della Cattedra – Tuttavia, il rapido e costante sviluppo sociale deve considerare un uso sempre più attento delle risorse naturali, compresa la forte riduzione degli effetti antropici sul clima e sull’ambiente. I materiali e le tecnologie produttive risultano dunque centrali per uno sviluppo sostenibile: migliorano la qualità della vita e allo stesso tempo possono offrire soluzioni per il risanamento ambientale e l’uso efficiente delle fonti energetiche. È necessario lo sviluppo di una economia circolare dei materiali, in cui il riutilizzo e l’upcycling dei rifiuti siano centrali”.
Tra i campi di ricerca su cui si fonderà l’attività della nuova partnership, ci sono lo studio di materiali e nanotecnologie per la produzione di idrogeno, la conversione e lo stoccaggio dell’energia solare, la dissalazione e purificazione dell’acqua, il trattamento del suolo contaminato.