Fisica, metallica, di carta e oggi digitale. Nel corso dei secoli la moneta ha assunto e continua ad assumere nuove forme per adempiere alla funzione di regolazione degli scambi. La moneta moderna, infatti, è il frutto della complessa e intima relazione tra Stati e banche fatta di scambi di promesse. Interazioni che, in epoche e culture diverse, hanno creato moneta per stati di ogni tipo: democrazie federali, democrazie parlamentari, repubbliche marinare, imperi e regimi rivoluzionari.
È questo il punto centrale di “Moneta e Promesse”, il nuovo libro di Paolo Zannoni, banchiere internazionale, studioso, presidente di Prada Holding S.p.A. e advisor internazionale per Goldman Sachs.
“Moneta e promesse” verrà presentato mercoledì 22 maggio, alle ore 18, presso La Casa di The Human Safety Net in Piazza San Marco 128, a Venezia.
Il volume, edito da Rizzoli, spiega il rapporto tra banche e Stati, ripercorrendone la storia in sette epoche diverse, a partire dalle figure di sette storici banchieri.
Protagonista del libro è, tra gli altri, Venezia: un capitolo è infatti riservato a Zuane Vendramin e al Banco Giro, un modello costruito come una sorta di start-up che supporta lo Stato e l’intera società, e che si rivela un esperimento di successo, viene ripreso in tutto il mondo (sul Banco Giro Federico II di Prussia incentrò il modello per la fondazione della prima banca pubblica). Tutto ciò è raccontato grazie allo studio inedito del primo registro del Banco, la sola copia giunta fino a noi che ne spiega esattamente il meccanismo.
Dopo i saluti introduttivi di Gabriele Gelateri di Genola, Presidente di The Human Safety Net, a dialogare con l’autore sarà Alessandro Profumo, Partner di Rialto VC. Modererà l’incontro Paolo Bricco, inviato speciale de Il Sole 24 Ore.