Sarà l’oratorio “Grande, grande amore”, in prima nazionale, a concludere venerdì 23 giugno alle 21, nella basilica di Sant’Antonio a Padova, il Giugno Antoniano.
L’opera per soli, coro, voci recitanti e orchestra, è dedicata alla straordinaria figura di Massimiliano Kolbe, innamorato di Maria, la madre immacolata di Gesù, immolatosi ad Auschwitz nel 1941 per salvare un padre di famiglia e proclamato santo trentacinque anni fa da papa Giovanni Paolo II.
Musica e teatro si fondono insieme in questo oratorio, dove orchestra, cori e voci recitanti rappresentano ciascuno dei veri e propri personaggi. Il testo di “Grande, grande amore” è di padre Luigi Francesco Ruffato, animatore culturale della basilica del Santo, la musica è del flautista e compositore contemporaneo Roberto Fabbriciani.
L’Orchestra di Padova e del Veneto, il Kolbe Children’s Choir e la Polifonica Benedetto Marcello del Centro culturale Kolbe di Mestre (gli ultimi due preparati dal maestro Alessandro Toffolo) saranno diretti dal giovane direttore Alessandro Cadario.
Una quindicina gli interpreti a cui sono affidati i dialoghi del lavoro teatrale, alcuni dei quali particolarmente vibranti e commoventi. Tra questi spiccano gli attori Adriano Spolaor, interprete di Massimiliano Kolbe, protagonista dell’opera, e Massimo D’Onofrio nelle vesti del nazista Rudolf Franz Höss, comandante del campo di concentramento ad Auschwitz, e la cantante Stefania Bellamio. A lei è affidata la voce fuori campo della Vergine Maria, anima di tutta la scena e, ancor più, della vita del francescano.
A illustrare il senso della figura umana e spirituale del frate polacco Kolbe sarà venerdì un ospite d’eccezione, il filosofo Massimo Cacciari. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti.